Domanda: Sono affascinato dai termini che usano i sommelier. Solo che non li capisco. Qual è il significano delle parole del vino?

Ammettiamolo, abbiamo pensato tutti, anche solo per un attimo, che le descrizioni di un vino siano inventate dai sommelier. Acerbo, Corto, Debole, Tannino, profumi di boschi, immagini suggestive che poi quando andavamo a bere il vino… be’, alla fine era un vino. Ecco, non è il sommelier che inventa, siamo noi che non conosciamo le parole del vino. E allora, facciamo chiarezza.

Leggi gli altri lezioni della guida:
     • Le regole di base e i tipi di bicchieri
Come scegliere il vino
L’elenco dei migliori vini italiani
I vini da abbinare ad ogni tipo di pasto

IL SIGNIFICATO DELLE SIGLE

• DOP (Protetta): È circoscritta ad un’area perché la qualità dipende dall’ambiente geografico in cui viene prodotto. 

• DOC (Controllata): È un vino di grande qualità perché deve rispettare una serie di caratteristiche che vanno sottoposte ad un’analisi chimica e ad un’analisi sensoriale che certifichi il rispetto dei requisiti necessari. Prima di essere DOC deve esser stato IGT per almeno 5 anni.

• DOCG (Controllata e Garantita): È un’ulteriore garanzia di qualità rispetto al DOC perché i vini vengono sottoposti ad altre analisi sensoriali in modo ripetuto anche nella fase di imbottigliamento. Per essere DOCG, un vino deve esser stato DOC per almeno 10 anni.

• IGT (Identificazione Geografica Tipica): La produzione avviene sul luogo caratteristico ma non deve essere composto solo da uva di zona. Basta che l’85% sia di zona, quindi il 15% dell’uva può essere preso da fuori zona.

• IGP (Identificazione Geografica Protetta): Come il DOP, ma in quel caso tutte le fasi di produzione devono avvenire in un determinato luogo. In questo caso basta che almeno solo una fase avvenga nel luogo principale (es. vino siciliano: deve esserci qualcosa di siculo).

• STG (Specialità Tradizionali Garantite): Non c’è un limite territoriale o di produzione tranne che per la ricetta tipica o il metodo di produzione che deve essere quella originale.

I TERMINI DEL VINO

• Acerbo: Troppo acido.

• Secco: Senza zuccheri.

• Debole / Leggero: Poco alcol.

• Robusto / Generoso: Tanto alcol.

• Abboccato: Aspro (zuccheri tra 4-12 g/l). È tipico dei vini giovani.

• Amabile: Dolce (zuccheri tra 12-45 g/l).

• Bouquet: Insieme dei profumi.

• Brut: Spumante secco (zucchero <15 g/l).

• Caratteristico: Di un posto geografico.

• Corpo: La sensazione in bocca. Dipende da alcol, glicerina, zuccheri.

• Corto: Che resta poco in bocca.

• Cuvée: Un particolare mix di vini.

• Fruttato: Sa di frutta.

• Giovane: Appena fatto.

• Novello: Dopo 2 mesi dalla vendemmia.

• Passito: Fatto con uva appassite, tanto zucchero e alcol.

• Perlage: Le file di bollicine degli spumanti (fine e persistente).

• Svanito: Vino rimasto aperto all’aria.

• Taglio: Mix di vini diversi mescolati.

• Tannino: Sostanza rilasciata dalla buccia dell’uva durante la pigiatura. All’inizio è gialla, col tempo diventa rosso.

© Riproduzione riservata.

Foto: Pavel Danilyuk (Pexels)