Domanda: Mi stuzzica l’idea di una vacanza naturista, ma ho un po’ di confusione. Cos’è il Naturismo? Cosa mi posso aspettare?

Andare al mare e prendere il sole indossando un costume, magari intero per evitare che gli altri vedano il nostro corpo? Il naturismo fa l’esatto opposto e chi lo pratica si sente molto più libero. Il fenomeno del naturismo trova le sue origini in Germania verso la fine del XIX secolo e poi si è particolarmente diffuso in parte dell’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale. In particolare ebbe grande successo in Francia, Danimarca, Svezia, Croazia, ma anche in Nord America e in Australia. In Italia invece fu subito osteggiato e fece timidamente la sua prima apparizione solo alla fine degli anni Sessanta.
Oggi è praticato ovunque, anche se per molti è ancora visto come qualcosa di innaturale. Rispondiamo alle domande più comuni per una vacanza naturista.

LE DOMANDELA TESTIMONIANZAGLI INDIRIZZI UTILI

Per approfondire:

LE DOMANDE

1) COS’È IL NATURISMO?

Alla base del naturismo c’è il desiderio di avvicinarsi alla natura e questo avviene anche attraverso la nudità, vissuta come un modo per stare a diretto contatto con la natura. Nel naturismo non c’è alcuna implicazione sessuale, non è legato in sé a una forma di esibizionismo o di promiscuità sessuale, ma al semplice desiderio di liberarsi degli abiti per sentirsi più liberi e a contatto con il mondo. Vivere nella natura, questo è il naturismo.

2) IL NATURISMO È VIETATO?

La nudità in pubblico è permessa in luoghi definiti idonei per legge. Se si vuole quindi prendere il sole in spiaggia completamente nudi o fare il bagno al mare senza costume, questo è possibile normalmente, ma solo in aree prestabilite. Ci sono spiagge, stabilimenti balneari, resort, alberghi e villaggi turistici dove è possibile praticare il naturismo. Se uno va a Rimini o a Ostia o in qualsiasi altra spiaggia dove non è permesso il naturismo e si mette a prendere il sole in modo integrale allora rischia una denuncia. Sì, la legge è strana: si può prendere il sole in topless, ma non integralmente. La testa delle persone è ancora più strana: gli uomini possono stare in topless ed è normale, le donne no, ok il due pezzi ma sarebbe meglio il pezzo intero (poi critichiamo quelle nazioni dove le donne possono andare al mare solo indossando molti abiti).

3) COSA SPINGE LE PERSONE A PRATICARLO?

È il desiderio di sentirsi liberi e a contatto con la natura. Poter fare il bagno o prendere il sole senza costume, ma anche passeggiare, fare shopping, fare la spesa al supermercato o mangiare al ristorante nudi, infatti, è una possibilità che libera dai vincoli del senso del pudore e dai tabù. Ci si spoglia dei vestiti, ma in realtà ci si spoglia dei vincoli mentali del pudore. La nudità viene vissuta come naturale, e quindi la concezione del pudore viene a cambiare radicalmente, riuscendo così a non provocare vergogna nello stare completamente nudi in presenza di altre persone anch’esse nude, né a imbarazzarsi se ci si trova con altre persone nude. Ci sono persone che anche in palestra fanno la doccia vestiti e questo a livello psicologico può essere un limite nelle relazioni umane.
Negli ambienti naturisti la nudità diventa la normalità e quindi non è più di per sé oggetto di attenzione da parte degli altri: in questo modo ognuno si sente libero e in armonia con il proprio corpo e con l’ambiente. Viene meno il concetto limitante dell’imbarazzo.

4) CHI LO PRATICA?

Il naturismo è praticato indistintamente da uomini, donne, adulti, coppie, single e famiglie. Ci sono villaggi, spiagge e strutture naturiste per famiglie in cui anziani, adulti, bambini, persone che convivono con deambulatori o portatori di handicap che vivono liberamente il naturismo insieme, senza che questo abbia alcuna implicazione sessuale. Nel naturismo, il sesso ha un’importanza molto inferiore alla normalità perché viene meno il concetto di erotismo e del “vedo-non vedo”. Questo non significa che i naturisti siano degli asessuati, ma che la nudità in sé non porta automaticamente a “più sesso”.

5) IL NATURISMO È PECCATO?

Ci sono persone che vorrebbero provare l’esperienza naturista, quanto meno per togliersi la curiosità di cosa si prova e di quali sensazioni suscita, ma il loro freno è costituito dalla vergogna o dal senso di colpa. In particolare, in questi è molto forte la questione di pudore e intimità. Tutto dipende dal proprio concetto di giusto e sbagliato. Alcuni vedono nella nudità la tentazione del Maligno e su questo ci si può fare poco. Chi ha questa convinzione, difficilmente potrà cambiare e la sua vita sarà scandita dal concetto: se mi fa provare piacere allora è sbagliato.
Anche se sembra universale, in realtà il concetto di peccato è peculiare di ciascuna religiosa visto che ogni credo decide cosa sia giusto e sbagliato. In generale, però, quasi tutte le religioni puntano sulla demonizzazione del sesso perché l’energia sessuale spinge ad agire in modo istintivo e questo è un principio opposto a quello del controllo della mente. Ovviamente, a prescindere dal dato di fatto che l’essere umano nasce da una unione sessuale e da un orgasmo. Il sesso dunque è peccato e così tutto ciò che porta a quel piacere (la tentazione) viene condannato e chi vi cede viene assalito dal senso di colpa.
Se questo meccanismo psicologico è molto radicato, allora sarà difficile non solo il naturismo, ma qualsiasi altra cosa che porti al piacere (i famosi “vizi capitali”).
Paradossalmente, il naturismo è molto meno peccaminoso di molte altre pratiche, anzi, ben presto si capirà che la nudità non porta alla tentazione, anzi, porta all’esatto opposto.

6) COME FACCIO SE MI VERGOGNO?

Molti hanno la difficoltà ad accettare il proprio corpo e quindi a mostrarlo agli altri. Il pensiero va alla cellulite, alla pancetta, alle gambe storte, ai troppi peli, alle dimensioni del seno o dei genitali. Tutto questo viene comunemente nascosto e se ci si prova a mostrarlo si viene assaliti dal body shaming. O si teme di essere assaliti. Ecco, nel naturismo tutto questo non avviene. Non è una pratica permessa solo a chi ha un fisico perfetto, tutti sono nudi allo stesso tempo e tutti abbiamo i nostri problemini fisici, dati dalla natura o dalla salute. Se si nasconde il corpo e lo si ricopre di vestiti, allora a decidere cosa è “bello” è la moda. Se si mostra il corpo per quello che è, la moda non ha potere e resta la persona. Io sono questo, tu sei questo, e va bene così.

7) E SE MI RICONOSCONO, CHE FIGURACCIA CI FACCIO?

Il problema non esiste perché essere naturista non è un “problema” e se qualcuno ti riconosce è perché anche lui è un naturista e quindi sa bene che non è un problema. Anzi, questo aumenterà la vostra relazione che avrà un punto in comune da condividere. 

8) I NATURISTI SONO ANCHE SCAMBISTI?

Chi non pratica il naturismo spesso lo associa allo scambismo. A volte può capitare di trovare strutture o ambienti naturisti aperti allo scambismo. Non è sempre così, anzi, i naturisti cercano di evitare lo scambismo perché naturismo significa contatto con la natura, significa libertà e piacere di sentirsi parte della natura. Il sesso non c’entra.
In particolare, negli ambienti naturisti solitamente è categoricamente vietata qualsiasi forma di esibizionismo e di sesso in pubblico: nudità e sesso sono vissute come due cose completamente diverse e la seconda è considerata un fatto intimo e privato, non qualcosa da sbandierare. 

9) NON SONO ESIBIZIONISTA, PERCHÉ DOVREI FARE IL NATURISMO?

Pensa al termine “esibizionista”. Immagina che non sia il tuo corpo ma sia un’auto. Un esibizionista acquista una certa auto di lusso per esibirla, per farla vedere a qualcuno. Questo implica che ci sia un esibizionista che mostra e un pubblico che guarda. Nel naturismo non guarda nessuno, nel 99,9% non frega niente a nessuno se tu hai un corpo scolpito da anni di palestra o se sei sovrappeso, se sei completamente depilato o se non lo sei. Ognuno si gode la sensazione di libertà personale, e come sono gli altri non è affatto un loro pensiero.
Al tempo stesso, questo accade nelle spiagge normali dove invece l’esibizionismo conta eccome.

10) QUALI SAREBBERO I BENEFICI DEL NATURISMO?

Il tabù del nudo è ancora molto forte. Il naturismo porta a un benessere soprattutto psicologico:

  • No all’incoerenza: Diciamo no alla tintarella integrale però poi al mare indossiamo costumi sempre più micro e attillati che fanno vedere di tutto.
  • No al body shaming: Al naturista non interessa se chi lo pratica ha 20 o 80 anni, se è magro o grasso, l’aspetto esterno è l’ultima cosa.
  • No alla paura delle dimensioni: Chi vuole rifarsi il naso o il seno, lo fa perché vuole vedersi meglio, non perché gli altri pensano che vada rifatto. Spesso, questa è solo una scusa. La stessa cosa vale per le dimensioni di ciò che con il naturismo viene mostrato: agli altri non interessa più di tanto se si è normodotati, sottodotati o superdotati.
  • No al “vedo-non vedo”: Eccita di più un corpo nudo o un corpo velato? Di primo acchitto diremmo un corpo nudo, ma una volta che si pratica il naturismo ci si rende conto che il corpo nudo diventa del tutto normale e quel velo di eccitazione che si prova nel vedere i corpi nudi degli altri si spegne praticamente subito. Questo non succede nelle spiagge comuni.

Quindi niente “prova costume”, niente sfilate di moda sul bagnasciuga a mostrare muscoli o altro, niente sessualità allo stato puro, solo libertà e non è un caso se chi ci si avvicina con paure, distinguo e pregiudizi poi spesso diventa un frequentatore assiduo.
Anche perché ci si ritroverà circondati da famiglie assolutamente normali con bambini piccoli, anziani, animali domestici e tutto quello che possiamo trovare sulle spiagge comuni.

LA TESTIMONIANZA DI GIO E BEA: «PER NOI È STATA UNA SVOLTA»

Abbiamo chiesto a una coppia di naturisti esperta che ha girato il mondo nei migliori centri naturisti cosa si prova a praticare il naturismo. Gio e Bea (sono dei nomi sostitutivi ovviamente per proteggere la loro privacy), di 45 e 42 anni di un paese vicino Roma, sono stati molto chiari:

  • GIO: «Abbiamo iniziato a praticare il naturismo circa dieci anni fa. Abbiamo iniziato perché io avevo un amico a lavoro che mi ripeteva spesso di quanto fosse piacevole, mentre Bea si vergognava a spogliarsi davanti ad altre persone. Alla fine l’ho convinta e per provare decidiamo di andare in un resort in Messico, il più lontano possibile dall’Italia, sicuri che lì non avremmo trovato nessuno che conoscessimo. Bea infatti temeva di incontrare qualche collega di lavoro».
  • BEA: «Mi dicevo: è vero che se incontro un collega in una spiaggia naturista è nudo anche lui ma poi a lavoro potrebbe dire di avermi vista nuda, potrebbe fare delle battutine, potrebbe spettegolare agli altri che faccio queste cosacce. Insomma, non mi andava. Quindi ho accettato ma solo dall’altra parte del mondo. All’inizio è stato imbarazzante ma nessuno mi obbligava a spogliarvi. C’erano anche altre donne in costume quindi l’approccio è stato soft. Poi ho visto che c’erano anche famiglie e anziani e lì mi sono calmata e ho cominciato a rimanere prima in topless e poi, dopo qualche giorno, a togliere anche lo slip».
  • GIO: «Da allora abbiamo girato molte spiagge, campeggi e hotel naturisti e non ci sono più tabù, anzi, siamo noi a convincere i nostri amici e colleghi a scegliere il naturismo. È una sensazione indescrivibile».
  • BEA: «Io dico sempre che prima in spiaggia mi facevo mille problemi: mi guardano la cellulite o il seno un po’ calante dopo la gravidanza? Mi preoccupavo della “prova costume”, di dimagrire, di essere in forma in spiaggia. Ora non più, ci sono solo io, il sole, e altre persone che vogliono tutte la stessa cosa: lasciar perdere i tabù. E abbiamo buttato i costumi».
  • GIO: «Esatto, non ne abbiamo più neanche uno».

GLI INDIRIZZI FONDAMENTALI PER IL NATURISMO

  • ANAA SFKK (Associazione Naturista Alto Adige)
    Via Resia 82/7 – 39100 Bolzano – tel: 340/3263951
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  • ANEI (Associazione Naturista Ecologica Italiana)
    Via Lodrini 8 – 25127 Brescia – tel: 030/390090
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  • ANITA (Associazione Naturista Italiana)
    C.P. 172 – 55043 – Lido di Camaiore (LU) – tel: 0584/952222
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  • ASSONATURA
    Via per viale 5 – 14010 Cortazzone (AT) – tel: 0141/995202
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  • CO.NA.IT (Confederazione Naturisti Italiana)
    Via Cristofori 48 – 48012 Bagnacavallo (RA)
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  • FENAIT (Federazione Naturista Italiana)
    Galleria Subalpina 30 – 10123 Torino – tel: 011/5634232
    Link
  • IL COSTALUNGA (Associazione Naturista Il Costalunga)
    Località Costalunga – 17046 Sassello (SV) – tel: 019/2054485
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  • LIBURNIA (Associazione Naturista Umanitaria)
    Pendice Scoglietto 2 – 34137 Trieste – tel: 040/53460
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  • UNI (Unione Naturisti Italiani)
    Galleria Subalpina 30 – 10123 Torino – tel: 011/5634232
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Foto: Pedro-Marquez-Salinas (Pixabay)