Domanda: «Il mio sogno è di fare un film ma non so come scrivere una sceneggiatura. Dovrei fare un corso? Come si fa?». Niente corso, te lo spieghiamo noi

Tutti possono scrivere un libro, ma pochi possono scrivere una sceneggiatura di un film perché necessita di alcune nozioni che bisogna conoscerle. Qui troverai le istruzioni di base che ti permetteranno di scrivere una sceneggiatura senza problemi, per la storia, be’, quella devi mettercela tu!

PRIMA DI INIZIARE A SCRIVERE UNA SCENEGGIATURA

Ecco alcune indicazioni che devi tenere presente. La sceneggiatura non è un libro, è la descrizione delle singole scene che compongono il film. Potremmo paragonare lo scrivere un film o una serie tv ad un puzzle dove ogni singolo pezzo è la scena. Questo è importante perché i libri sono scritti seguendo un flusso legato dalle regole grammaticali che nella sceneggiatura non c’è. 

– Descrizione: La descrizione di questi “puzzle” rendono il tutto in parte più semplice e più difficile al tempo stesso. Più semplice perché non devi descrivere nulla, tutto il trionfo di aggettivi presenti in un libro non esiste in un film perché non dobbiamo immaginare, dobbiamo vedere. Non devi descrivere che è giorno, lo vediamo dal fatto che c’è il sole. Non devi dirmi come è fatto e come è vestito un personaggio, perché lo vedo sullo schermo in carne ed ossa.
È più difficile perché devi immaginarti nella realtà questi pezzi del puzzle (le scene) e devi descriverli nella sceneggiatura, in modo che poi il regista e gli attori sappiano come metterla in pratica. Devi descrivere cosa vedi, non il retropensiero, il messaggio poetico ecc. Scrivi ciò che vedi, stop.

– Tempo verbale: Non stai scrivendo narrativa né un libro che deve vincere un premio, stai scrivendo una descrizione di una scena che poi il regista dovrà immaginarsi a sua volta. Quindi devi essere asciutto, scrivere l’essenziale e, soprattutto, scrivi al presente. Non devi fare l’artista.

– Non sei il regista: Anche questo è importante. Tu puoi descrivere la scena nel modo migliore possibile, poi arriverà il regista e la stravolgerà perché vuole metterci del suo. Ci sta, non devi prendertela, funziona così. Questo ti dovrebbe essere di ulteriore aiuto per capire che non stai scrivendo per vincere il Pulitzer o l’Oscar alla regia, al massimo per la sceneggiatura.

– Quindi cosa fa lo Sceneggiatore? Prende una foto e la fa diventare un puzzle con mille pezzi. Ovvero, prende una storia originale o un libro (soggetto) e la suddivide in tante scene di senso logico che alla fine saranno il film. Facile? Per niente. Un libro di 200 pagine potrebbe contenere centinaia e migliaia di scene e se le facessimo tutte potrebbe uscirne un film di 4 o 5 ore. Non solo, potrebbe non essere “cinematografico”: a volte ci sono dei libri meravigliosi per via delle descrizioni poetiche in cui però, all’atto pratico, non succede granché. Qui si vede la bravura dello sceneggiatore: trasformare le righe sui fogli di un libro in scene che gli attori possono interpretare.

– Usa i post-it: Proprio perché stai costruendo un puzzle, usa i post-it e una grande lavagna. Comincia: scrivi una scena su ciascun post-it e posizionali su questa lavagna. Dopo che hai fatto la sequenza corretta, pensa a quanto possono durare i singoli post-it/scene e inizia il lavoro di pulizia per arrivare a, più o meno, il tempo della durata che ti sei prefissato all’inizio.

– Minutaggio: È importante sapere dall’inizio se stai facendo un corto da 7 minuti, un film da 90’ o una serie tv da 8 puntate da 55’ l’una. Questo perché devi scrivere una sceneggiatura con le scene divise a seconda dei tempi: considera che ogni pagina del copione corrisponde a circa 1 minuto di ciò che poi vedremo nel prodotto finito. 

– Colpo di scena: Ogni storia deve averne perché l’obiettivo è mantenere viva l’attenzione del pubblico. In una sceneggiatura, l’ideale sarebbe che succedesse qualcosa ogni 3, 4 pagine/minuti: non è che deve essere il colpo di scena definitivo, basta qualcosa (una porta che chiude, un tono di voce che si alza…) che risvegli lo spettatore.

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1) Il frontespizio

È la copertina, la prima pagina del copione. Scrivi al centro il titolo e in basso a destra le tue informazioni:

TITOLO FILM
Adattato da XXXXXX
Scritto da XXXXXXXX

Via e numero civico
CAP, città e provincia
Telefono
Posta elettronica

Qui abbiamo riunito tutto senza spazi, ma tu prevedili.

2) L’inizio

Ogni scena comincia con l’indicazione per il montatore di come inizia. Con una dissolvenza? Con un taglio netto? Con un buio? In generale, il film comincia con una “Assolvenza”, ovvero con lo schermo che da tutto nero diventa gradualmente luminoso fino a far vedere l’immagine. È l’opposto della “Dissolvenza” (che è la fine del film) quando lo schermo diventa progressivamente nero.

ASSOLVENZA:

La seconda cosa da scrivere in una sceneggiatura è un’indicazione per il segretario di produzione, il regista e il direttore delle luci. Quindi: “0” (è il numero della scena). “INT. CAMERA DA LETTO” che significa che la scena si svolge all’interno di una camera da letto. “GIORNO” indicando che la scena si svolge di giorno.

0. INT. CAMERA DA LETTO — GIORNO

Il terzo passaggio è la descrizione di ciò che vediamo quando inizia la scena. Ad esempio: “il personaggio X è seduto sul letto con la testa raccolta fra le sue mani, come se fosse disperato”. Poi scrivi un po’ i mobili che ci sono, se c’è un sigaro acceso sul comò, se la finestra è aperta ecc. Devi descrivere ciò che vedi.

Descrizione/apertura scena

Il quarto passaggio sono i dialoghi. Per ciascuna battuta indichi il nome del personaggio in maiuscolo e poi, nel rigo successivo, cosa dice. Ripeti questa cosa per tutte le battute della scena.

NOME PERSONAGGIO
Dialogo

Se nel frattempo, fra una battuta e l’altra, gli attori fanno qualcosa, allora lo descrivi. Ad esempio: “il personaggio X sbatte un pugno sul tavolo”.

(cosa sta facendo)

Se invece cambia qualcosa nella scena allora devi descrivere cosa accade. Ad esempio: “La porta si apre di scatto ed entra il personaggio Y”.

Descrizione scena

3) Le varie pagine

Ogni pagina del copione inizia con la scritta “CONTINUA:” all’inizio e si chiude con “(CONTINUA)” in basso a destra. Fossero anche 30 pagine, devi scriverlo ogni volta.

CONTINUA:

(CONTINUA)

Questa cosa si ripete fino all’ultima pagina che invece si aprirà sempre con “CONTINUA:” ma si chiuderà con “(DISSOLVENZA)” e poi “FINE”.

DISSOLVENZA:

FINE

4) Il linguaggio giusto per scrivere una sceneggiatura

Bisogna sapere come scrivere una sceneggiatura usando dei codici e delle abbreviazione in grado di essere comprese da tutti quelli che lavoreranno al film o alla serie tv. Per inciso, non è che ogni volta che sentiamo una voce fuori campo scriviamo “Il personaggio X parla fuori campo”, ma scriviamo semplicemente “F.C.” o “O.S.”.
Questo è un elenco dei codici più usati nelle sceneggiature:

  • Quootip | Scrivere una sceneggiaturaCLOSE UP (per focalizzare la telecamera su un dettaglio) > indicazioni non necessarie
      • oppure: PARTICOLARE (idem)
  • F.C. (Fuori campo)
  • oppure: (O.S.) (Off Screen > fuori dallo schermo)
  • oppure: V.O. (Voce narratore)  –  (V.F.C.) o (F.C.)
  • FILTRATA (quando sentiamo una voce attraverso qualcosa. Ad es.: Telefono, Porta, ecc.)
  • CONT’D (il personaggio ricomincia a parlare dopo che è accaduta un’azione in cui è stato zitto)
  • (  )   (quando l’attore fa qualcosa mentre sta parlando)
  • PPP (primissimo piano: solo il viso)
  • PP (primo piano: viso e collo)
  • PM (piano medio: il mezzo busto)
  • PA (piano americano: dalla testa alle ginocchia)
  • FI (figura intera: tutta la persona)
  • CLL (campo lunghissimo: è la distanza del soggetto inquadrato. In questo caso, lo vediamo piccolissimo in lontananza)
  • CL (campo lungo)
  • CM (campo medio)
  • CR (campo ravvicinato)
  • SOGG (soggettiva)
  • PAN (panoramica)
  • TK (Truka: qui dobbiamo inserire un effetto speciale)
  • MdP (Macchina da presa: indica che la telecamera deve fare un certo movimento)
  • DIDA (didascalia)
  • POV (punto di vista)
  • ASSOLVENZA (lo schermo passa da nero a visibile. È l’inizio del film e ogni scena che si apre dopo un “nero”)
  • oppure: FADE IN (si trova all’inizio del film).   < Inizio
  • DISSOLVE TO (lo schermo passa da nero a visibile. È la fine del film e ogni scena che si chiude con un “nero”)
  • oppure: FADE OUT 
  • FINE. (la chiusura della sceneggiatura)
  • CONTINUA: (in alto a sinistra > all’inizio di ogni pagina)
  • (CONTINUA) (in basso a destra > alla fine di ogni pagina)

scrivere sceneggiatura 2

 

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Foto: whitedaemon (Pixabay), Giphy, 01 distribution