Domanda: Vorrei acquistare un’auto elettrica, ma è un casino. Hybrid, Full, non si capisce niente. Potete aiutarmi?

L’auto elettrica comincia a diventare sempre più diffusa perché le case automobilistiche hanno deciso di puntarci. Purtroppo nessuno ha ancora creato una specie di standard con poche caratteristiche di base e quindi la confusione è tanta. Vediamo di capire cosa sono le auto elettriche e perché inizia ad essere il momento giusto.

LA CONFUSIONE SULL’AUTO ELETTRICA

Questa emerge da tanti sondaggi, tra cui il report Capgemini Invent dal titolo “Electric cars: at the tipping point?”, realizzato nei tre principali mercati europei dell’auto, secondo cui il 53% è consapevole che un’auto elettrica possa essere usata nella vita di tutti i giorni e il 37% conosce tutti i modelli presenti sul mercato

Le maggiori preoccupazioni riguardo all’acquisto di un’auto elettrica sono: 

  • durata della batteria (77%)
  • la disponibilità di ricarica (80%)
  • la velocità di ricarica (75%)
  • i costi dell’elettricità (65%)

Eppure l’interesse c’è. Secondo un sondaggio di Top Thousand realizzata tra i responsabili delle car policy aziendali, l’interesse c’è eccome:

  • il 63% non ha ancora le idee chiare
  • il 22% è intenzionato a lanciarsi nell’elettrico (era il 10% nel 2018)
  • il 15% è contrario 
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Non tutti sono amanti delle auto elettriche.

COSA SONO LE AUTO ELETTRICHE

Sono auto il cui motore non è alimentato dalla benzina, ma da una batteria che può essere più o meno potente. La velocità non ne risente più di tanto, così come la potenza, mentre l’autonomia media è fra i 250 e i 400 km con una ricarica. Fra i vantaggi bisogna considerare che in molte città italiane non si pagherebbero le strisce blu, né la ztl, ci sono molti incentivi, in alcune regioni c’è anche l’esenzione dal bollo auto e non si inquina. 

SI POSSONO RICARICARE IN DUE MODI

  • a casa con la rete domestica: Serve un garage dotato di energia, ovviamente, e possibilmente una richiesta di aumento della potenza: con i 3 kW classici ci si possono mettere anche 13 ore (per un motore da 40 kWh), ma si possono avere delle “wall box” che reggono potenze fino ai 22 kW. Per i costi, considerando 30 centesimi a kWh (tutto compreso) si potranno spendere circa 12 euro per la batteria da 40 kWh per stare sui 300 Km di media. 
  • in una colonnina pubblica: Ancora non sono diffusissime (report recenti contavano 3.562 punti di rifornimento per i mezzi a zero emissioni, mentre in Spagna sono 5.209, in Gran Bretagna 19.076, in Francia 24.850, in Germania 27.459 e in Olanda addirittura 37.037). I costi, dipendono dal fornitore di energia (alcuni fanno pagare una tariffa flat) ma i tempi sono molto più veloci perché sono a corrente continua e arrivano fino a 150 kW (meno di un’ora per un motore di 40 kWh) e sono in arrivo quelle fino a 350 kW. “Libero” ha fatto una ipotesi al riguardo: Le colonnine di Enel X costano sui 50 centesimi per kilowattora e quindi il pieno di una Jaguar J-Pace può costare sui 45 euro. La cifra sale a 71,50 euro se la ricarica è effettuata presso la rete Ionity, frutto di un accordo fra Bmw, Mercedes, Ford, Volkswagen e Hyundai.

Il problema è che le colonnine non si possono occupare per più di due ore e quindi non si può lasciare l’auto parcheggiata alla colonnina per avere una ricarica completa. E in due ore non è che ricarichi granché.

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Basta benzinaio. Questo sarà il gesto che faremo in futuro.

COSA SONO LE AUTO IBRIDE

Sono auto che hanno due motori: uno elettrico e uno termico. Sono di tre tipi:

  • Full: Il motore elettrico può alimentare autonomamente il veicolo per brevi tragitti con una velocità massima di 50 Km/h. Oltre questa soglia subentra il motore termico.
  • Plugin: Permettono di percorrere diversi chilometri senza essere costretti ad utilizzare il propulsore a benzina, ma le batterie sono più capienti di quelle delle Full e possono essere ricaricate con una normale presa di corrente domestica.
  • Mild: Il motore elettrico funziona solo in alcune fasi, tipo la partenza, per il resto va a benzina.

La Toyota ha brevettato il sistema HSD che modula i motori permettendo di recuperare l’energia in moto e in frenata.

IL COSTO “SEGRETO”

Un altro aspetto importante è che la batteria di un’auto elettrica ha lo stesso funzionamento di quelle che ci sono ora sulle auto tradizionali e che sono presenti su tutti i dispositivi elettrici. Ovvero, può consumarsi. Le case garantiscono durate a vita, ma è bene informarsi se nel contratto di acquisto è specificato chi la debba cambiare nel caso in cui si consumi fino a diventare inutilizzabile. È importante perché, ad esempio, la batteria di una Smart Eq da 17,6 kWh costa circa 9 mila euro, quella di una Mercedes Eqc da 80 kWh arriva sui 40 mila. La metà del costo dell’auto, più o meno.

 

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Foto: mmurphy (Pixabay)