ULTIMO, una vita come un film: «Non vado sul palco per fare il figo»


Niccolò Moriconi,

«Non essere sul palco è non vivere: io sento di esistere nel momento in cui le persone cantano insieme a me le cose che ho scritto, se mi togli questo mi togli il senso della vita. Non vado sul palco a fare la star né a fare il fico ma per fare qualcosa per e con la gente»

> Leggi di più nel nostro SPECIALE ULTIMO

OGGI È UN UOMO NUOVO

Anni in cui lui è cambiato

«Prima volevo arrivare alla gente, ora voglio fare cose che rimangano. Credo che le persone percepiscano se uno scrive una cosa per il successo o se cerca di fare un percorso per durare nel tempo. Sono cambiato, dunque? Credo di sì, fare hit single è bello e rispettabile, ma a me interessa altro: che le persone capiscano quello che faccio e vengano ai miei concerti per avere qualcosa di più»

LA VITA DA STAR DELLA MUSICA, MA ALLA ROVESCIA

sesso, droga e rock ‘n roll? Non è il caso di Ultimo

«Non sono uno che crede che quando si sta male si scriva di più, non ho l’atteggiamento dell’artista sofferente che scrive alle tre di mattina, anzi. Io mi sveglio alle cinque di mattina e vado a dormire alle nove, il contrario della rockstar»

UNA VITA CHE SEMBRA UN FILM

La prima scena:L’inizio di tutto:L’occasione:Il grande “ma”:La rabbia:Il successo:Il successo strozzato:Arriva il Covid:

«Fare dischi è bello e importante, ma il concerto è un rito comunitario, artista e pubblico diventano una cosa sola»
(La Repubblica)

Si esibisce al Colosseo:vedilo su Amazon PrimeIl finale, finalmente si riapre tutto:Foto: @ultimopeterpan (Instagram)

© Riproduzione riservata.

Start typing and press Enter to search