Domanda: Mi piace molto la mia ginecologa come persona, il problema non è lei, ma la paura della visita ginecologica. Mi viene proprio l’ansia. Come la supero?

Hai la paura del ginecologo? Ci sta, ma è proprio per ciò che potrebbe scoprire che è fondamentale rivolgersi a uno specialista e fare annualmente il controllo di prevenzione. Molte donne hanno preso coscienza di questa importanza, ma lo fanno controvoglia: il fatto di essere completamente nude, di lasciarci toccare e ispezionare nelle zone intime, di dover rispondere a domande sulla nostra sessualità e magari dover fare domande su qualche problema che abbiamo, sono tutte cose che ci stravolgono. Ecco alcune delle paure più diffuse.

«Ogni volta sono terrorizzata, mi vergogno»

A volte il timore e la vergogna sono talmente forti da indurci addirittura a farne a meno, altre volte ci forziamo a rispettare questo impegno, ma con enorme riluttanza. Certamente gran parte delle nostre paure è irrazionale. È importante ricordarci che stiamo andando da una specialista al nostro servizio, è lì per aiutarci e non per criticarci.
Se abbiamo qualcosa da chiedere e questo ci crea imbarazzo, una buona abitudine è quella di prepararci prima mentalmente le domande, in modo da avere ben chiaro cosa chiedere e come chiederlo, non rischiando così di ritrovarci a fare inutili giri di parole o addirittura a rinunciarci.
Per quanto riguarda il nostro fisico, nel giorno della visita ricordiamoci di indossare abiti comodi e maneggevoli, in modo da poterci spogliare e rivestire in modo semplice e veloce.
Un altro pensiero è quello di non essere perfettamente depilate. Certamente la ginecologa non starà lì a controllare quanto impeccabile sia la nostra depilazione, ma se questo può aiutarci a stare più serene, allora regaliamoci una bella ceretta.

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Già, i ragazzi non possono capirti…

«Come scelgo la ginecologa migliore?»

Scegliamo la migliore per noi. L’importante è scegliere quella giusta che ci fa sentire di più a nostro agio: uomo, donna, giovane, anziano, serioso o alla mano. Ognuna di noi può avere delle preferenze, più o meno razionali, e non c’è niente di male nell’assecondarle. Magari possiamo farci consigliare da un’amica, chiedendole magari di descriverci che tipo è, e possiamo anche fare più tentativi: non è detto che la prima ginecologa da cui andiamo debba restare per tutta la vita.

«Ho paura che mi trovi qualcosa di grave»

Un altro importante timore che induce molte donne a rimandare o evitare le visite ginecologiche è quello di sentirsi diagnosticare una malattia. In realtà dovrebbe essere esattamente il contrario: i controlli periodici servono appunto a scongiurare malattie o a diagnosticarle in tempo per poterle curare. Quindi chi si sottopone regolarmente ai controlli può certamente vivere più serenamente perché sa che la sua situazione di salute è sempre sotto controllo e non avrà brutte sorprese.

«Mi farà domande imbarazzanti?»

Anche su questo punto è importante non perdere di vista il senso della visita e il ruolo della ginecologa. Qualsiasi domanda ci rivolga è volta a comprendere qualcosa nel nostro interesse e può esserci d’aiuto per la nostra salute. Quindi, rispondere con sincerità è sempre il modo migliore per aiutare noi stesse.
Inoltre non dimentichiamo che gli argomenti trattati durante la visita, che per noi sono particolarmente intimi e delicati, per la ginecologa sono argomenti di routine e domande che pone a moltissime donne, quindi la sua esperienza oltre alla sua professionalità la portano a conoscere la varietà di realtà che si possono presentare. Non dobbiamo mai pensare che siamo le uniche ad avere un problema, un disturbo o un dubbio.

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Sì, te le farà, ma è il suo lavoro.

«Vorrei cambiare prospettiva»

Al di là dei singoli dettagli e particolari, quello che può veramente fare la differenza è lo stato d’animo con cui affrontiamo qualcosa: proviamo con una visione più positiva o addirittura giocosa della situazione che ci troviamo ad affrontare. Questo può valere anche per le visite specialistiche e in particolare con quella ginecologica. A tal proposito possiamo provare a viverlo come un appuntamento galante o una situazione in cui saremo protagoniste. 

  • Come ci prepareremmo se dovessimo essere intervistate per un programma televisivo?
  • E se dovessimo andare al primo appuntamento con lui?
  • Oppure se dovessimo fare una buona impressione a un colloquio per un lavoro importante? 

Viviamo l’agitazione che ci provoca questo appuntamento trasformandola in positiva e preparandoci a questo momento come se fosse un impegno positivamente importante per noi, in cui dobbiamo presentarci al meglio per avere successo.

 

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Foto: Pavel Danilyuk (Pexels), Giphy