Domanda: Ho sentito Bernardeschi dire che da quando fa il “Metodo Hoffman” è migliorata la sua vita. Cos’è? Come funziona? È riconosciuto?

«Mi è successa una cosa che mi ha cambiato la vita: ho fatto un percorso che si chiama Hoffman, che ti consente di scoprire la persona che sei realmente. Da quel momento ho capito tante cose e ho detto basta: non gioco più per gli altri, ma per me stesso».

Parole di Federico Bernardeschi, giocatore della Juve e uno dei protagonisti dell’Italia di Mancini che sta illuminando gli Europei di calcio. L’episodio è uscito fuori oggi riportato dal “Corriere della Sera”, ma si riferisce a un discorso fatto agli studenti della Bocconi nel 2019. Ma cos’è questo “metodo Hoffman”?

CHI È FEDERICO BERNARDESCHI

Prima di parlare del metodo Hoffman è bene parlare della sua storia: nato a Carrara nel 1994 si fa notare nel settore giovanile della Fiorentina dove grazie alla sua tecnica viene soprannominato Brunelleschi. Prima dell’esordio con la viola ha giocato in prestito con il Crotone in serie B diventando uno dei protagonisti della cavalcata che ha portò i calabresi ai play off.
Montella, allenatore della Fiorentina, lo riporta a Firenze e lo fa esordire a 20 anni sia in serie A che nelle coppe europee: gli basta qualche partita per far parlare di lui come di un nuovo fenomeno. Purtroppo, zac, infortunio. Sei mesi di stop e ritorno in campo.
Non c’è più Montella, ma c’è Paulo Sousa. Le cose non cambiano, anzi, diventa un titolarissimo al punto da indossare anche la fascia da capitano nel dicembre 2016: a 22 anni. Un predestinato.

Nell’estate del 2017 il primo scandalo: arriva la Juventus che lo acquista per 40 milioni. Firenze si infiamma, lo chiama traditore, arrivano offese, minacce, ma lui va avanti: dimentica la fascia di capitano, il ruolo da numero 1 a Firenze e vola a Torino a giocarsi il posto. Il primo anno va benino, il secondo così così, il terzo fatica tanto e nel quarto, lo scorso con Pirlo, ha solo un ruolo secondario.
I sogni e i titoli in prima pagina della Fiorentina diventano un miraggio. C’è qualche bella gara, lui gioca comunque tanto (147 partite e 10 reti con la Juventus in 4 anni) ma i fasti di Firenze sono lontani. I 40 milioni pagati dalla Juve sono stati visti un’esagerazione dai tifosi juventini che invece di sostenerlo lo riempivano spesso di insulti. Come reagirebbe uno “normale” così?

Oggi gioca nel Toronto FC.

CHI ERA BOB HOFFMAN

Forse c’entra davvero il metodo Hoffman, ideato da Bob Hoffman. Già, ma chi era Bob Hoffman, nato nel 1922 a New York e scomparso nel 1997? Originario dell’Ucraina (i suoi genitori erano ucraini), dopo i primi anni si trasferì in California lavorando come sarto.

Non ha scelto un percorso accademico, ma l’incontro con lo psicanalista junghiano Sigfried Fisher cambiò la sua vita: Hoffman aveva il talento di capire e di aiutare gli altri e lo steso Fisher iniziò ad considerarlo come un consulente.
Nel 1972 incontrò un altro psicanalista, Claudio Naranjo con cui elaborò un metodo di guarigione efficace strutturato in 13 settimane. Troppe. E infatti nel 1985 Hoffman lo ridussse a un seminario-corso residenziale di una settimana.

IL METODO HOFFMAN: COME FUNZIONA

Si tratta di un corso residenziale intensivo di 7 giorni (Hoffman Quadrinity Process) che permette di gettare le basi sul chi si è e sul cosa si vuole.
Il nome può essere tradotto con “Quadrinità dell’individuo”, ovvero i quattro livelli che formano una persona: intellettuale, emotivo, spirituale, fisico. Durante la settimana ci sono incontri di gruppo e individuali in cui ognuno può indagare sul proprio essere e sul proprio potenziale per liberarsi dai condizionamenti del passato.
Si usano tecniche e strumenti come, ad esempio, la scrittura autobiografica, la visualizzazione, la condivisione, l’espressione emotiva, la rieducazione comportamentale, prendendo spuntto dalla psicodinamica, la Gestalt Therapy, la Bioenergetica, la Teoria dei Sistemi Familiari e altre scuole di psicologia importanti..

Disponibile in 15 Paesi e condotto da insegnanti qualificati, dal 1967 ha aiutato oltre 100.000 persone.

In Italia è arrivato nel 1999 grazie a Michael Wenger e alla sorella Lisa, con la supervisione iniziale dello stesso Bob Hoffman. Poi a loro si è unita anche Daniela Uslenghi, psicologa, psicoterapeuta esperta di relazioni familiari e di coppia.

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Il libro da leggere: CAMBIARE SI PUÒ.

LE 4 FASI DEL METODO HOFFMAN

Aaabiamo detto che punta a sviluppare le 4 aree dell’essere umano: Intelletto, Emozioni, Corpo e Spirito.
Per svilupparlo ci sono 4 step:

  1. Diventare consapevoli di ciò che siamo: bisogna capire chi siamo e da qui pensare a cosa si vuole.
  2. Esprimere i pensieri inespressi: l’obiettivo è abbandonare le zavorre emotive.
  3. Perdono: il processo di accettazione passa per il perdonare i propri genitori, gli affetti, noi stessi.
  4. Adottare un nuovo comportamento: è il momento di pace in cui si deve raggiungere un equilibrio fra mente ed emozione.

È UTILE?

Questo percorso, come tutti quelli di psicologia e di motivazione, aiuta a ritrovare entusiasmo per la vita, ad essere più sicuri, a capire ciò che si vuole davvero. Insomma, a conoscersi meglio.

Un sondaggio del 2012 su un campione di 2.497 partecipanti ha dimostrato che:

  • il 97% di partecipanti si sente meglio equipaggiato per gestire le difficoltà della vita
  • l’89% ha incrementato la compassione verso i genitori
  • l’83% ha migliorato le relazioni, sia con se stessi che con gli altri
  • l’80% ha trovato maggior gioia di vivere.

Per la cronaca, sono dati rilasciati dall’Istituto Hoffman.

È UN METODO RICONOSCIUTO?

È riconosciuto ufficialmente? Dipende dal cosa si intende per “ufficialmente” visto che molte tecniche psicologiche e di motivazione non sono sempre riconosciute da tutti. Per dire, oggi l’EMDR è abbastanza riconosciuta, ma fino a qualche anno fa era considerata quasi follia. Lo stesso vale per altre metodologie e, in fondo, la storia della Psicologia è piena di scuole di pensiero contrastate all’inizio che poi sono diventate di routine.
Certamente ci sono molti studi. Sul sito dell’Istituto Hoffman c’è un elenco degli studi effettuati sul metodo come quella dell’Università della California. Inoltre, ha fatto parte di un Master in Public leadership alla Kennedy School of Governement di Harvard.

I TANTI VIP CHE HANNO SEGUITO IL CORSO

Bernardeschi è solo l’ultimo vip che ha seguito il percordo del metodo Hoffman. Ce ne sono molti altri:

KATY PERRY: «Un po’ come la procedura per quando l’iPhone continua a bloccarsi, quella settimana di seminario all’Hoffman Institute mi ha riavviato il sistema»

CATHERINE SPAAK: «Se vuoi conoscere chi veramente sei, se vuoi riuscire ad amarti e ad amare, se non vuoi affidare ad altri la tua felicità, se vuoi essere vivo e saggio… allora il Metodo Hoffman è una delle migliori possibilità»

GOLDIE: «Se hai provato di tutto, questa è una della cose da provare. Non sarei qui se non avessi fatto l’Hoffman»

RICCARDO PITTIS: «L’Hoffman Quadrinity Process cambia gli occhi con cui guardare il mondo, trasforma gli errori in esperienze e i problemi in soluzioni. Sentirete la voce del vostro cuore, limpida. Ascoltatela e lasciatevi stupire».

 

Foto: @Vivo_Azzurro (Twitter)

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