Domanda: Molte influencer realizzano le loro capsule con il loro nome. Quindi hanno una loro linea? Che confusione! Qual’è la differenza fra capsule e brand?

Gli influencer hanno capito che conviene prodursi in proprio lo stile che promuovono e quindi ora c’è il boom di questo nuovo modo di vestirsi. Insomma, se una volta ci vestivamo Armani o Dolce&Gabbana domani ci vestiremo con il brand del nostro personaggio preferito.
Questo è possibile perché si va oltre il concetto di “casa di moda”, di maison, come è sempre stata concepita: nell’era dell’usa&getta anche la moda diventa così veloce, pronta all’uso. Tutto si disegna, si produce, si promuove, si vende, e degli avanzi si vedrà poi cosa farne. Tutto dipende dalla scelta dell’imprenditore che c’è dietro l’influencer: a volte è la stessa persona, spesso è un team di altre persone che gestiscono l’immagine dell’influencer sfruttando il suo nome il più possibile.

C’è una bella differenza, comunque, tra avere il proprio brand ed essere titolari di una “capsule collection”.

  • Per brand, infatti, si intende il marchio della società principale che produce moda (o accessoristica) come core business. Una società che è riconoscibile da uno stile ben definito ed espresso da un logo, alcune caratteristiche e tutto ciò che la rende riconoscibile. Per intenderci, Armani, Valentino, o anche H&M, Zara, Desigual, D&G ecc. sono dei brand. Poi ci sono gli stilisti, anche famosi che disegnano per questo o quella società (e che spesso sono i titolari di queste società che portano anche i loro nomi) ma che pur lasciando libera la loro creatività comunque devono rientrare nei vincoli del brand.
  • La capsule collection è una collezione limitata nel tempo (settimane, mesi, o anche anni) che ha carattere di eccezionalità rispetto al brand originale. Può essere una linea che non c’entra nulla con la società originale che la produce perché in realtà deve rappresentare l’essenza di ciò che esprime. Oggi le influencer realizzano le loro “capsule collection” per conto di un altro brand che non è necessariamente di proprietà dello stesso vip. Un esempio è l’influencer Caroline Daur che ha realizzato una capsule collection per i 20 anni della linea femminile di Boss. Oppure Chiara Ferragni con la Champion o con i biscotti Oreo.

All’occhio del fan/follower non c’è molta differenza, ma invece è sostanziale: nel primo caso tutta la società è pensata in funzione dell’influencer (un esempio, il brand Georgettepol di Georgette Polizzi), nel secondo la società ha diverse linee creative e produttive e solo una o più di queste è dedicata all’influencer di turno che viene scelta soprattutto per motivi di marketing che fanno bene agli affari di entrambe le parti: la società vende a un pubblico diverso da quello suo fidelizzato, e l’influencer aumenta la sua autorità in rete per via di questa partnership. Una situazione win-win che dura qualche tempo, poi ognuno per la sua strada. 

Scopri chi sono alcune influencer che hanno prodotto delle capsule collection.

Per capire meglio, Armani è Armani, ma la linea “CR7 per Armani” è una fashion capsule. Ieri c’era Beckham, oggi c’è Cristiano Ronaldo, domani chissà. Armani resta sempre Armani.

 

© Riproduzione riservata.

Foto: @georgettepol (Instagram)