Domanda: Da quando è iniziata tutta la storia del Covid19 ci hanno ripetuto che dovevamo lavarci le mani. Tutti dicevano che lo facevano già, ma solo io vedevo che non se le lavava nessuno?

Il semplice gesto di lavarsi le mani è stato uno delle grandi scoperte della medicina. Pochi sanno che la scoperta di Ignác Fülöp Semmelweis, medico del diciannovesimo secolo, ha salvato la vita a milioni di bambini e di adulti e la sua scoperta fu proprio il lavarsi le mani.
Con la pandemia del Covid-19 tutti abbiamo riscoperto l’importanza del lavaggio delle mani, che poi sia con l’acqua o con le soluzioni alcoliche, è indifferente, anche se con il tempo è diventato un gesto svolto sempre più velocemente. E pazienza che se non fatto nei tempi e nei modi giusti è quasi inutile. 

Un gesto di autodifesa quasi banale che però non era tanto diffuso prima della pandemia e che, purtroppo, sta tornando ad essere poco considerato anche ora. Già, perché pur sapendo che lavarsi le mani è un modo per evitare di far entrare batteri o virus nel nostro corpo, gli italiani se ne sono quasi sempre fregati. Esagerati? Mica tanto! 

LA STORIA DI SEMMELWEIS

Ignác Fülöp Semmelweis era un medico turco con specializzazione in ostetricia che visse in un’epoca in cui la mortalità puerperale era molto alta e spesso le puerpere avevano febbre altissima insieme a brividi e tachicardia. Lui lavorava all’Ospedale generale di Vienna che all’epoca era uno dei più moderni al mondo e offriva assistenza gratuita alle partorienti con lo scopo principale di ridurre l’infanticidio. Era un centro d’eccellenza, frequentato dai medici migliori e dagli studenti più brillanti. Eppure la mortalità era così alta che anche le prostitute si rifiutavano di partorire in quell’Ospedale.
Semmelweis notò una cosa talmente semplice a cui però nessuno aveva fatto caso: i medici spesso facevano le autopsie sui cadaveri e poi, senza lavarsi le mani o cambiandosi il camice, assistevano le partorienti. Ci fece caso quando un suo amico e collega morì dopo essersi ferito facendo un’autopsia del cadavere di una delle puerpere e la morte dell’amico era avvenuta tramite gli stessi sintomi della febbre puerperale. Inoltre notò che la mortalità puerperale era molto più alta nell’Ospedale centrale frequentato da tutti i medici piuttosto che nella sezione distaccata frequentata solo da infermiere ed ostetriche che si limitavano a far nascere i bambini e non a fare anche autopsie.
A quel punto Semmelweis, insieme alla Direzione Sanitaria, iniziò uno studio che impose ai medici di lavarsi le mani con ipoclorito di calcio, un disinfettante, dopo aver eseguito un’autopsia e, comunque, prima di assistere una partoriente. Il risultato fu il crollo delle morti puerperali.

Il risultato fu anche che fu deriso dai suoi colleghi quando presentò loro cosa aveva scoperto: fu insultato perché aveva costretto i medici ad una pratica indecorosa e priva di alcun fondamento scientifico perché «è ridicolo lavarsi le mani per qualcosa che non si vede». Anche allora c’era chi resiste alle evidenze scientifiche per seguire ciò in cui preferisce credere.
Anche per questo è stato coniato il “Riflesso di Semmelweis” con cui viene spiegato il rifiuto ad accettare una novità anche se è accompagnata da evidenze evidenti e scientifiche.

QUANTI ITALIANI SI LAVAVANO LE MANI PRIMA DELLA PANDEMIA?

Una ricerca pre-Covid sulle abitudini degli italiani, fece notare che:

  • – il 15% superava le 10 volte.
  • – il 46% delle persone interpellate si lavava le mani tra le 5 e le 10 volte al giorno
  • – il 32% le lavava fra le 2 e le 4 volte
  • – il 7% addirittura anche meno di 2 volte.

Vabbé, però, anche prima di tutto il trambusto del Covid19 era normale lavarsi le mani dopo situazioni particolari, tipo andare in bagno no?
No:

  • – il 72% se le lavava dopo essere andato in bagno.
  • – il 49% prima dei pasti.
  • – il 6% prima di addentare uno snack o una caramella.
  • – il 28% le lavava spesso.
  • – il 13% lo faceva solo quando si ricordava.
  • – il 10% non lo faceva neanche quando si ricordava di lavarle. 
  • – il 47% le lavava dopo esser stato sui mezzi pubblici.
  • – il 41% non si preoccupava di farlo dopo aver stretto le mani di qualcun altro.

Si spera che ora tutti inizino a capire che le mani sono il maggior veicolo di batteri e infezioni.

 

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Foto: zukunftssicherer (Pixabay)