Domanda: Dopo aver visto “Mangia, prega, ama” mi è venuta voglia di fare un viaggio da sola, cosa consigliate per evitare di finire male?

Ognuno di noi ha delle idee e delle preferenze e questo comporta che quando si va in vacanza con qualcuno bisogna sempre scendere a compromessi. Da una parte può essere positivo perché ci spinge a fare cose e a visitare che posti a cui non avremmo mai pensato, dall’altro ci limita un po’… E allora perché, almeno una volta, non provare un’esperienza come un viaggio da sola?

IO VIAGGIO DA SOLA: UNA QUESTIONE DA DONNE

Quante volte ti sarà capitato di voler visitare quel sito, quella location, e di dover invece rinunciare perché gli altri della comitiva non erano d’accordo? Se viaggi da sola, invece, puoi prendere tutte le iniziative che vuoi e davvero seguire i tuoi desideri ed istinti. Ormai i pacchetti-vacanze dedicati ai single si sprecano e le possibilità di girare il mondo senza spendere una fortuna si sono moltiplicate. In particolare occorre segnalare che finalmente anche le donne, fino a pochi anni fa più timorose, hanno preso il coraggio per mettersi a viaggiare da sole. Come documenta “D di Repubblica” pubblicando i dati raccolti dal centro studi sul turismo Jfc: solo in Italia nel 2017 il cosiddetto “female travel” ha coinvolto 517mila donne, con un +9,3% rispetto all’anno prima per un giro d’affari che ha toccato i 155 milioni di euro. Era un tempo pre-pandemia del Covid19, praticamente un altro mondo, ma segnalava che qualcosa si stava iniziando a muovere. 

L’ESEMPIO DEI LIBRI E DEI FILM

Questo modo di viaggiare è molto diffuso all’estero, ma anche in Italia il fenomeno va pian piano diffondendosi. Un esempio è il blog inviaggiodasola.com di Diana Bancale che offre interessanti spunti proprio su questo tema. La narrativa è affascinata da sempre da questo tema. Ci sono tantissimi libri che raccontano la storia di una donna che ha deciso di partire per un viaggio da sola. Alcuni sono anche diventati dei film. Ecco alcuni libri consigliati:81i6A8Fc+KL

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Anche gli uomini, ovviamente, possono scegliere di partire per un viaggio in solitaria senza dover aspettare che un amico o un parente si accodi e, volendo, anche senza fidanzata o moglie. Per dire, vuoi imparare una lingua? Fai un corso all’estero da solo, senza nessuno che ti aspetti “a casa”. Culturalmente, però, per una ragazza viene ancora considerato un po’ un tabù, ma anche questo è un fatto che sta cambiando.

9 CONSIGLI PER UN VIAGGIO DA SOLA

1) Trova il coraggio: È la cosa più importante, perché a chiacchiere sono capaci tutti, ma farlo è un altro discorso.

2) Devi organizzare tutto, soprattutto l’organizzazione indiretta: È chiaro che quando si viaggia da soli ci si assume tutte le responsabilità e quindi nulla va lasciato al caso. E se è vero che a viaggiare da sole si impara più che durante un master, è bene anche essere in grado di organizzare il viaggio nel modo migliore. Cosa si intende con “organizzazione indiretta”? Facciamo un esempio per capire: prenotare un hotel, un aereo, un ristorante è organizzazione diretta perché è l’abc di qualsiasi viaggio. Fare un corso di autodifesa o studiare una lingua e le usanze della meta del viaggio, invece, sono organizzazione indiretta perché in teoria non sono essenziali per il viaggio in sé, ma sono decisamente consigliate. 

3) Decidi il livello di comfort: Che sia l’ostello, il Bed&Breakfest, il sacco a pelo, il couchsurfin, l’hotel a 5 stelle, è bene stabilire sin dall’inizio sia il budget che il livello di comodità. Viaggiare da sola non signifca zaino in spalla alla scoperta di paesaggi sconosciuti, può anche voler dire andare da sola in un resort a 5 stelle.

4) Cosa inserire nella valigia: Intanto prima di fare le valigie sarebbe giusto munirsi di un caricabatterie adeguato, mettere nella valigia degli abiti confortevoli e soprattutto scarpe comode, senza però dimenticare un vestito meno casual che potrebbe risultare utile per qualche serata un po’ più elegante che, non si sa mai, potrebbe capitarti. 

5) Scegli la località giusta: È importante anche scegliere la località dove andare, tenendo in considerazione le temperature che troverai in quel determinato periodo dell’anno, i vaccini consigliati e obbligatori, le usanze e i cibi del posto, in relazione con i propri gusti, preferendo sempre Paesi “sicuri”. Questo vale soprattutto per il primo viaggio: non partire subito con un viaggio in solitaria in Tibet, ma magari con qualcosa di più semplice. Devi fare pratica. Poi potrai andare dove vorrai.

6) Pronta a tutto: Se ami mete meno tranquille e ai resort preferisci dormire dove capita, magari con il couchsurfing, allora documentati bene sui centri di primo soccorso, sui possibili pericoli, leggi i feedback di chi ti ospita, perché ok la libertà che è positiva ma andare allo sbando non è molto intelligente. Devi essere pronta a tutto perché l’idea di viaggiare da sola, godersi il sole del tramonte, incontrare solo persone socievoli e pronte ad aiutarti solo perché il mondo è bello e felice, è utopia. No, il mondo non è bello e felice, il mondo è pieno di chi vorrà fregarti, vorrà farti del male, vorrà fare cose che tu non vorrai. In questo senso devi essere pronta a tutto e a questo ci riferivamo con “organizzazione indiretta”.
Nulla di impossibile, ma è bene saperlo per tempo.

7) Il rito di passaggio: Quando siamo piccoli abbiamo bisogno dei genitori per crescere e imparare a muoverci nel mondo. Quando cresciamo, abbiamo bisogno del confronto con gli altri per capire chi siamo. Perché abbiamo sempre bisogno “degli altri”? Viaggiando da sola capirai che l’unico “altro” che ti serve, sei tu. È come un rito di passaggio, è come se diventassi adulta, accresce l’autostima e aiuta a liberare il proprio istinto verso la libertà.

8) Ti cambierà e ti aiuterà a fraternizzare: Viaggiare da sola è una bella sfida, soprattutto se sei una persona che non fa amicizia facilmente o non entra subito in confidenza. Questo tipo di viaggio, invece, ti costringe, in qualche modo, a familiarizzare con l’ambiente che hai intorno e quindi a farti amici sul posto.

9) Imparerai a sentire i sensi: Quando sei in compagnia la tua attenzione viene per forza catturata dagli altri. Anche se siete indipendenti, inconsciamente ti verranno pensieri come «Cosa starà facendo?», «Vorrei andare lì, ci vorrà venire?» o «Chissà cosa pensa di questo posto dove l’ho portata». O il peggiore: «Vorrei andare lì ma credo che non le piacerebbe e quindi è meglio evitare, non ci andremo». Stop. Da sola invece tutta l’attenzione sarà su di te. Potrai assaportare tutti i sensi: gli odori e i profumi che annuserai, i sapori che gusterai, l’aria che sentirai muoversi sulla tua pelle, i panorami che vedrai, i suoni che ascolterai. In fondo, viaggiare non significa soltanto spostarsi da una parte dell’Italia (o del mondo), ma soprattutto essere disposti ad osservare, imparare, vivere emozioni differenti da quelle quotidiane.

 

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Foto: Mangia, prega, ama (film)