Chi soffre di emicrania sa bene che quando arrivano gli attacchi diventa tutto più complesso. E se un attacco ogni tanto è comunque difficile da sopportare, immaginarsi chi soffre di emicrania cronica. L’emicrania cronica, infatti, è una condizione debilitante caratterizzata da mal di testa frequenti e intensi che, a lungo andare, rendono difficile avere una qualità della vita normale. E i casi sono tantissimi: si stima che circa il 15% della popolazione mondiale soffra di emicrania e stiamo parlano di circa un miliardo di persone! Non a caso per l’OMS è la patologia che causa maggiore disabilità nella fascia di età fra i 20 e i 50 anni.

MALATTIA SOCIALE RICONOSCIUTA DALLA LEGGE

Sono circa 6 milioni gli italiani che soffrono di emicrania e infatti il disegno di legge 1250 (poi approvato nella legge del 14 luglio 2020, n. 81) la riconosce anche ufficialmente:

“La cefalea primaria cronica, accertata da almeno un anno nel paziente mediante diagnosi effettuata da uno specialista del settore presso un centro accreditato per la diagnosi e la cura delle cefalee che ne attesti l’effetto invalidante, è riconosciuta come malattia sociale, per le finalità di cui al comma 2, nelle seguenti forme:
a) emicrania cronica e ad alta frequenza;
b) cefalea cronica quotidiana con o senza uso eccessivo di farmaci analgesici;
c) cefalea a grappolo cronica;
d) emicrania parossistica cronica;
e) cefalea nevralgiforme unilaterale di breve durata con arrossamento oculare e lacrimazione;
f) emicrania continua”.

La legge spinge per l’individuazine di progetti finalizzati a sperimentare metodi innovativi di presa in carico delle persone affette da cefalea.

UNA NUOVA CURA PER L’EMICRANIA CRONICA?

Chi soffre di emicrania cronica è probabilmente in cura presso uno specialista e sa bene che esistono molte terapie farmacologiche e recentemente sono arrivati anche gli anticorpi monoclonali che stanno facendo registrare un importante cambio di passo nel trattamento della prevenzione dell’emicrania. Si tratta di farmaci di nuova generazione che possono davvero aiutare i pazienti, ma la ricerca va avanti (per fortuna!): è in fase di studio una nuova possibile terapia contro la cefalea. Si tratta della cosiddetta Stimolazione Cinetica Oscillante (Kinetic Oscillation Stimolation, KOS) che è un metodo già utilizzato da diversi anni per trattare la rinite non allergica.

«La neurostimolazione è una tecnica di modulazione che va a portare degli impulsi, in questo caso oscillanti e in particolare la stimolazione cinetica oscillante, e viene applicata attraverso dei cateteri che vengono portati all’interno delle narici e vanno a stimolare in senso inibitorio il ganglio sfenopalatino che fa parte del sistema parasimpatico che può, in questo caso gestire, anzi migliorare e ridurre, gli impulsi che si generano per la genesi dell’attacco emicranico. – ha spiegato il Professor Fabrizio Vernieri, Responsabile Cefalee e Neurosonologia al Campus Bio-medico di Roma a SaluteIN – Una sorta di inibizione che può portare a migliorare le cefalee del paziente». Secondo lo specialista, non ci sarebbero controindicazioni: «Non conosciamo ancora delle controindicazioni. Nel senso che a meno che i soggetti non abbiano delle patologie che interessino il vago e quindi il parasimpatico, in questo senso delle controindicazioni non ce ne sono. Sicuramente ne hanno meno dei farmaci».

COME FUNZIONA? UNA DIMOSTRAZIONE PRATICA

La dottoressa Daria Caminite, otorinolaringoiatria ed esperta in allergologia presso l’Università degli Studi di Catania, ha pubblicato su Youtube diversi video in cui spiega bene questa tecnica e mostra anche una seduta con vari pazienti. Nel suo caso, però, si riferisce alla rinite non allergica e non parla all’emicrania cronica. Per la rinite ormai il KOS è un metodo abbastanza conosciuto, mentre per l’emicrania siamo ancora in una fase iniziale, più o meno perlustrativa: «Non è un intervento ma è un semplice trattamento che si esegue con un piccolo catetere che si inserisce in una narice per volta. Un controller fa oscillare questo catetere all’interno della fossa nasale per 10 minuti per lato. Noi abbiamo un ciclo nasale 24 ore al giorno e significa che il flusso d’aria che c’è all’interno delle fosse nasali varia a seconda del tono del turbinato e di conseguenza e varia da narice a narice. Questo sottile meccanismo fisiologico è controllato del sistema nervoso autonomo. Nel momento in cui alcuni fattori come inalazione di inquinanti, fattori virali, fattori non allergici, predisposizioni, fattori ormonali incidono sul funzionamento del sistema nervoso autonomo a livello del ciclo nasale il paziente inizia avere la rinite vasomotoria aspecifica con sintomi che alterano la qualità di vita del paziente. Perché presenta starnuti frequenti al mattino, scolo nasale, retronasale quindi rinorrea profusa congestione nasale per tutta la giornata».

Questo è il video del KOS utilizzato per la rinite non allergica, quindi per l’emicrania il procedimento e le tempistiche potrebbero essere diverse.

Dolore? Fastidio? A detta dei pazienti non si sente nulla, se non una piccola vibrazione ma nulla di importante. Anzi, dopo la sessione il paziente spiega: «Ho la sensazione di respirare più abbondantemente».

IL TRIAL SUL KOS CON L’EMICRANIA CRONICA

È in atto uno “studio con la stimolazione dell’oscillazione cinetica intranasale (KOS) nella prevenzione dell’emicrania cronica” tenuto dalla Chordate Medical per valutare l’efficacia del KOS nel trattamento preventivo dell’emicrania cronica su pazienti che non rispondono a un trattamento con anticorpi monoclonali mirati al percorso CGRP. Lo studio dura diverse settimane e consiste in un periodo di screening, uno di trattamento e uno di follow-up di 12 settimane. Il trial è in corso nei primi mesi del 2024 e poi saranno resi noti i risultati. Speriamo che funzioni, sarebbe un’arma in più.

FUNZIONA? LO SPERIAMO TUTTI

Al momento è in atto il trial ma ci sono speranze che possa funzionare davvero come spiega anche Valter Varano, CEO del Vedise Hospital, che dal 2019 utilizza il KOS per la rinite non allergica e in particolare per gli sportivi: «Il grande interesse mostrato dal mondo sportivo per la cura della rinite non allergica in vista delle Olimpiadi di Tokyo ci ha spinto ad investire fortemente nel progetto. Sappiamo tutti quanto sia fondamentale il respiro per uno sportivo e, non trattandosi di un trattamento farmacologico, KOS non interferisce con le rigide norme antidoping negli eventi sportivi professionistici». Il KOS ha ottenuto con anticipo rispetto alle attese la certificazione CE per il trattamento dell’emicrania cronica negli adulti di età superiore ai 18 anni. La marcatura CE significa che questo trattamento soddisfa i requisiti di efficacia clinica e sicurezza previsti dalla Direttiva Europea sui Dispositivi Medici per la nuova indicazione.

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