Cosa fare in caso di ATTACCO NUCLEARE con una bomba atomica (è bene saperlo per tempo)


Sembra anacronistico che nell’era dell’intelligenza artificiale e delle conoscenze approfondite, si debba ancora parlare di guerre e di bombe, ma tant’è. Purtroppo lo spettro di una guerra nucleare è presente. I leader del mondo dovrebbero impegnare le loro risorse per trovare cure e sconfiggere le malattie mortali come il cancro, dovrebbero impegnarsi per far star bene chi li ha votati puntando al progresso e al benessere e invece siamo qui a parlare come se fossimo nel Medioevo o all’inizio del secolo scorso con i Governi impegnati in guerre per i confini attraverso l’uso militare. Sono tempi strani e duri, e per questo il Daily Mail ha scritto un articolo spiegando cosa bisognerebbe fare in caso di un attacco nucleare. Ci è sembrato un articolo di servizio che speriamo davvero non debba mai essere usato (il solo pensare di scrivere un articolo del genere, sembra follia).
È un articolo utile perché è impossibile sfuggire a un attacco nucleare e questo vale sia per chi è attaccato direttamente, sia per chi non lo è direttamente ma è vicino e sia anche per chi attacca che, alla fine, finirebbe per fare un attacco nucleare suicida. E questo spiega ulteriormente la follia di un simile scenario.

Lo scenario ipotizzato di un attacco nucleare

L’ipotesi parte da un attacco nucleare della Russia a mezzanotte. Mosca lancia un missile balistico intercontinentale con una testata nucleare contro il Regno Unito (l’articolo è del Daily Mail, ecco perché lo ipotizza come obiettivo). Probabilmente si tratterebbe anche di più di una bomba, ma conterebbe poco perché le attuali bombe atomiche sono decine di volte più potenti di quella di Hiroshima. L’impatto è previsto 20 minuti dopo.
Dopo 5 minuti la NATO comprende la minaccia e allerta i governi nazionali.
Dopo 10 minuti i media trasmettono un avviso di emergenza al pubblico affinché cerchi rifugio.
Dopo 13 minuti il Ministero della Difesa britannico impedisce ai cittadini di inviare messaggi. In questo modo il Governo potrà comunicare con ogni dispositivo registrato nel Regno Unito.
Dopo 15 minuti il Ministero degli Interni invia un segnale a tutti i cellulari britannici avvertendo della minaccia.
Dopo 18 minuti è probabile che metà della popolazione sappia cosa sta accadendo.

Quindi ci sono 2 minuti a disposizione per muoversi. Cosa fare?

Cosa fare in un attacco atomico

Secondo una previsione del sito nukeMap, una bomba nucleare probabilmente ucciderebbe tutti e distruggerebbe tutti gli edifici entro un raggio dall’esplosione  di poco più di 2 chilometri. Fino a 12 chilometri, le persone avrebbero ustioni di terzo grado, con arti esposti che richiedono l’amputazione. E questo senza contare i venti che porterebbero la nube radioattiva anche più lontana.

• DOVE RIFUGIARSI: L’ipotesi migliore è il seminterrato di un grande edificio di cemento a più piani con il minor numero possibile di finestre (visto che si distruggeranno in pochi secondi). Va bene anche un parcheggio sotterraneo o la scala centrale di un condominio, l’importante è che sia lontano dai muri esterni. Più materiale denso c’è fra te e l’esplosione e meglio è.
L’ideale sarebbe un bunker rivestito in piombo, mentre sono sconsigliati strutture in legno (tipo i capannoni), i corridoi e mobili alti come gli armadi, poiché potrebbero cadere.
• COME METTERSI FISICAMENTE: Bisognerebbe sdraiarsi a faccia in giù, con le braccia e le mani infilate sotto il corpo. Questa sembra essere la posizione migliore per proteggere la pelle esposta dall’imminente “impulso termico”.
• NON GUARDARE: Al momento dell’esplosione ci sarà un colpo di luce, seguito poi da una seconda forte luce. Non bisogna guardare mai. Sembra che in un giorno di pieno sole, questo possa acceccare permanentemente qualcuno fino a 15 chilometri di distanza, bruciandogli la retina. Se è di notte, la forza accecante sarà ancora maggiore.
• BOCCA APERTA: Entro 10 secondi ci sarà una palla di fuoco con una temperatura cinque volte più calda del nucleo del sole. È questa che, salendo, forma il famoso fungo visto in tanti video e film. Da lì parte uno tsunami di aria compressa alla velocità di oltre 1.200 km/h, più veloce della velocità del suono: per questo motivo gli esperti consigliano di tenere la bocca aperta per non far scoppiare i timpani.
• RESPIRARE COL NASO: Al tempo stesso, però, bisogna evitare che materiale radioattivo entri nei polmoni quindi dopo l’esplosione bisogna coprire il naso e la bocca con un panno o una mascherina FFP2. Meglio respirare col naso visto che i peli nasali ricoperti di muco possono filtrare il 95% delle particelle. Indossare poi degli occhiali o occhiali protettivi e mettere un batuffolo di cotone nelle orecchie coprendo anche eventuali ferite aperte.
• I VESTITI: Sarebbe meglio indossare colori tenui che rifletteranno anziché assorbire il calore.

Daily Mail

L’articolo del Daily Mail.

• TUTTO PRENDERÀ FUOCO: Foglie, giornali, vestiti.
• IL FALLOUT, LA PIOGGIA RADIOATTIVA: Entro 10 o 12 minuti, inizierà il cosiddetto “fallout”, ovvero i detriti radioattivi che pioveranno dal cielo. La zona di ricaduta potrebbe estendersi per decine di chilometri dall’esplosione.
• RIMANERE O SCAPPARE: Se vuoi scappare, è questo il momento. Nel caso, cerca di viaggiare controvento per evitare di essere inseguito dalla nuvola di pioggia radioattiva. Se invece il “controvento” ti porta verso il punto dell’esplosione, allora viaggia invece con vento al traverso.
Se decidi di rimanere, sigilla tutto ciò che fa entrare l’aria come l’aria condizionata, i caminetti o le finestre senza vetri coprendole con dei materassi.
Non uscire. Se il cane o qualcuno è uscito, probabilmente sarà già morto.
• I DISPOSITIVI ELETTRICI: Tutto sarà fermo, comprese le auto elettriche per via degli impulsi elettromagnetici (EMP) emessi dalla bomba. Le strade e le auto, comunque, saranno probabilmente inutilizzabili. Lo stesso varrà per le linee elettriche, le antenne telefoniche e i cavi Internet. Se dovesse funzionare la radio (ma non quella dello smartphone via web), sintonizzala su un qualsiasi segnale funzionante che potrebbe dare delle istruzioni governative. Meglio però non lasciarla accesa h24. Se ci dovessero essere novità verrebbero diffuse in loop e quindi anche solo accendere la radio ogni tanto andrebbe bene (per non sprecare batteria).
• GLI ALTRI SONO CONTAMINATI: Hai presente il Covid? Qui è anche peggio. Prima di far entrare qualcuno nel rifugio bisogna controllare che non abbiano ustioni di terzo grado, ferite. Nessun contatto con persone o i loro abiti. Prima vanno lavati con acqua tiepida e sapone.
• L’IGIENE: I capelli vanno lavati con lo shampoo e senza balsamo che secondo la Federal Emergency Management Agency degli Stati Uniti, contiene composti noti come “tensioattivi cationici”. Idem, no a lozioni, creme o idratanti per il corpo. Piuttosto, bisogna usare un panno umido per pulire l’interno delle orecchie e le palpebre, strofinare sotto le unghie e soffiarsi il naso delicatamente. Questo perché andrebbe rimossa ogni forma di polvere radioattiva. Poi metti gli abiti usati in un sacchetto della spazzatura, sigillo e mettilo lontano alla portata.
• LE FERITE: Le ustioni vanno coperte con una medicazione asciutta e lasciate inalterate per almeno una settimana.
• NO AL PANICO: L’importante è respirare, possibilmente con calma per rilassarsi. È ovvio che ci sarà confusione, disorientamento, panico, ma la cosa peggiore è perdere la testa, dimenticarsi di respirare o andare in iperventilazione. Calma, fate meditazione.
• ARMARSI E PREPARARSI ALLA GUERRA CIVILE: È probabile che per sopravvivenza le persone possano scatenarsi l’uno contro l’altro e purtroppo non si può fare affidamento alla polizia e alla giustizia. L’ordine va bene in tempi normali, questa è una guerra. Quindi potresti pensare di armarti per difenderti.
• IL CIBO: Dati spiegano che una persona sana può sopravvivere senza cibo fino a tre settimane purché beva circa tre litri d’acqua al giorno. Inizia razionando le riserve d’acqua e di liquidi che potresti trovare anche dove non ti aspetti (come i legumi in scatola ecc.). È sconsigliato bere l’acqua corrente se non come ultima risorsa perché probabilmente sarà contaminata. L’acqua radioattiva non si depura con la bollitura, ma può essere filtrata attraverso il terreno argilloso, che potresti trovare in alcune piante da vaso da interno.
• LO IODIO: È una protezione. Se lo possiedi, prendi compresse di iodio per proteggerti dal cancro alla tiroide causato dall’esposizione alle radiazioni. Il Daily Mail cita il dottor David Brownstein, uno specialista in patologie della tiroide: «Se nel nostro corpo c’è abbastanza iodio inorganico e non radioattivo, la pioggia radioattiva non avrà nessun posto dove legarsi”. Ci attraverserà, lasciando i nostri corpi illesi». Nel caso potresti provare anche con alimenti ricchi di iodio includono alghe e bucce di patate.
• IL RITMO CIRCADIANO: Sei chiuso in un bunker senza sapere quando è giorno o notte, usando solo una torcia o delle luci. Cerca di non perdere le abitudini e sforzarti di essere sveglio di giorno e di dormire di notte.

Quando si può uscire dopo lo scoppio della bomba atomica?

Queste istruzioni sono le avvertenze per le prime settimane. Le indicazioni dicono che dopo due settimane dall’esplosione, la pioggia radioattiva sarà scesa solo all’1% della sua intensità originaria e quindi è sicuro uscire. Cosa troverai? Un paesaggio devastato, una fitta nebbia di polvere e fumo che impedisce alla luce solare di raggiungere la terra. Quindi, le temperature potrebbero scendere anche a -25°C a luglio: è il cosiddetto “inverno nucleare”.

COSA SI MANGERÀ: Ovviamente non ci sarà trasporto di cibi o allevamenti di animali (che saranno morti o contaminati) e senza luce solare ed elettricità limitata, si preferiranno  colture che crescono all’ombra, come spinaci e bietole, nonché ortaggi a radice come carote, porri e pastinaca. Sempre che i terreni non siano contaminati, altrimenti si sceglieranno colture coltivate senza suolo. Gli animali non contaminati potrebbero essere macellati a scopo alimentare ma è megli onon mangiare tiroide, reni o fegato.

La simulazione di nukeMAP su un attacco nucleare in Italia

Abbiamo fatto una simulazione sul sito nukeMAP ipotizzando un’esplosione della bomba Topol SS-25 in dotazione alla Russia con una potenza di 800 kilotoni (quella su Hiroshima era di 15 kilotoni e quella su Nagasaki era di 20 kilotoni). Se la bomba dovesse cadere in mare vicino la costa laziale non avremmo vittime nell’immediato. Il discorso cambia con l’ipotesi che possa cadere nel centro di Roma (piazza di Spagna). In questo caso il sito stima 540.240 vittime e 673.760 lesioni. Una devastazione.

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L’ipotesi di esplosione della bomba in mare su nukeMAP.

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L’ipotesi di esplosione della bomba a Roma su nukeMAP.

Questo è ciò che accadrebbe:

Raggio del getto d’aria: 0,76 km (1,84 km²): Danni estremi a tutte le strutture civili, alcuni danni anche alle strutture “rinforzate”.
Raggio della palla di fuoco: 1,28 km (5,16 km²): Qualunque cosa all’interno della palla di fuoco viene effettivamente vaporizzata.
Raggio di radiazione (5.000 rem): 1,88 km (11,1 km²): Fatale, invalidante entro cinque minuti con periodo di recupero, morte entro quattro-sei giorni.
Raggio di radiazione (1.000 rem): 2,27 km (16,2 km²): Fatale, invalidante entro cinque minuti con periodo di recupero, morte entro quattro-sei giorni.
Raggio di radiazione (600 rem): 2,39 km (18 km²): Probabilmente fatale, in circa 1 mese; Il 18% dei sopravvissuti alla fine morirà di cancro a causa dell’esposizione.
Raggio di radiazione (500 rem): 2,43 km (18,6 km²): Probabilmente fatale, in circa 1 mese; Il 15% dei sopravvissuti alla fine morirà di cancro a causa dell’esposizione.
Raggio di danno da esplosione pesante (20 psi): 2,62 km (21,5 km²): Gli edifici in cemento pesantemente costruiti vengono gravemente danneggiati o demoliti; le vittime si avvicinano al 100%.
Raggio di radiazione (100 rem): 2,82 km (24,9 km²): Malattia inducente, meno del 5% di possibilità di morte in 60 giorni; Il 3% dei sopravvissuti morirà di cancro a causa dell’esposizione.
Raggio di danno da esplosione moderato (5 psi): 6,46 km (131 km²): La maggior parte degli edifici residenziali crolla, i feriti sono universali e i decessi sono diffusi. Le probabilità che un incendio scoppi in danni commerciali e residenziali sono elevate e gli edifici così danneggiati corrono un alto rischio di propagazione del fuoco.
Raggio di radiazione termica (ustioni di 3° grado): 11,4 km (410 km²): Le ustioni di terzo grado si estendono a tutti gli strati della pelle e sono spesso indolori perché distruggono i nervi del dolore. Possono causare gravi cicatrici o disabilità e possono richiedere l’amputazione.
Raggio di radiazione termica (ustioni di 3° grado (50%)): 12,2 km (471 km²): Le ustioni di terzo grado si estendono a tutti gli strati della pelle e sono spesso indolori perché distruggono i nervi del dolore. Possono causare gravi cicatrici o disabilità e possono richiedere l’amputazione. Raggio di radiazione termica (ustioni di 2° grado (50%)): 15 km (706 km²): Le ustioni di secondo grado sono ustioni più profonde che interessano diversi strati della pelle. Sono molto dolorosi e richiedono diverse settimane per guarire. Ustioni estreme di secondo grado possono produrre cicatrici o richiedere un innesto.
I limiti: da Lunghezza a Castel di Guido. Da Isola Farnese a Ciampino.
Raggio di danno da esplosione leggera (1 psi): 20,1 km (1.270 km²): È probabile che le finestre di vetro si rompano. Ciò può causare numerosi feriti nella popolazione circostante che si avvicina ad una finestra dopo aver visto il lampo di un’esplosione nucleare (che viaggia più velocemente dell’onda di pressione).
Raggio di radiazione termica (ustioni di 1° grado (50%)): 20,3 km (1.290 km²): Le ustioni di primo grado sono ustioni superficiali degli strati esterni della pelle. Sono dolorosi ma guariscono in 5-10 giorni. Sono più o meno la stessa cosa di una scottatura solare.
I limiti: da Monterotondo a Ostia Antica. Da Le Righe a Grottaferrata.

Fonte: Frak Kelly, Daily Mail. Foto: Fallout (serie tv)

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