Domanda: Adoro le coccole e con il mio compagno non smetteremmo mai. Gli altri ci dicono che esageriamo, è vero?

“Fare l’amore, non fare la guerra”. Non solo perché l’amore non uccide (e se lo fa non è amore), ma anche perché con l’amore si guarisce. Lo spiega uno studio dell’università del Colorado secondo cui se una coppia si tiene per mano riduce la sensazione del dolore

TENERSI PER MANO: MENO DOLORE AL 34%

L’esperimento ha riguardato 22 coppie fra i 23 e i 32 anni d’età e quelle che si tenevano per mano la riduzione del dolore (una sensazione di bruciore provocata da un pezzo di metallo caldo su un braccio) è stata del 34%. Secondo i ricercatori la spiegazione sta nell’empatia condivisa fra i due e quindi più ci si ama e meglio è

ABBRACCIARSI: ALMENO 8 VOLTE AL GIORNO

Non è l’unica teoria. Un’altra sostenuta dalla psicoterapeuta statunitense Virginia Satir, invece, si focalizza sugli abbracci: ne servono quattro al giorno per sopravvivere, otto per stare bene e dodici per migliorare il nostro stato di salute psicofisico perché un semplice abbraccio ha diversi effetti benefici sul nostro corpo: abbassa i livelli di cortisolo (ormone dello stress), aumenta quelli dell’ossitocina (ormone dell’amore) e della dopamina, il neurotrasmettitore del piacere. Inoltre riduce il battito cardiaco, la pressione e il colesterolo, migliora la circolazione sanguigna e fa sparire le paure e le angosce. Deve durare, però, almeno 20 secondi, come ha dimostrato una ricerca pubblicata su “Psychological Science”. 

ABBRACCIARSI: EFFETTI POSITIVI ANCHE NEI BAMBINI

Gli abbracci hanno effetti anche sui bambini perché li fanno sentire più sicuri e amati dagli altri, e questa è una grande cosa perché chi invece riceve pochi abbracci tende a sentirsi smarrito e arrabbiato. Lo dimostra uno studio svedese pubblicato su “Research on Language and Social Interaction” che aggiunge come sui bambini abbiano anche un effetto calmante quando fanno i capricci: magari invece di ricorrere a Youtube sarebbe il caso che i genitori cominciassero ad abbracciarli di più. 

MITO SFATATO: SONO GLI UOMINI CHE VOGLIONO LE COCCOLE

Infine ci sono le coccole: una ricerca di qualche tempo fa mostrava come ben sette Italiani su dieci (68%) sentisse il bisogno di coccole per sentirsi meglio: a volerle erano soprattutto gli uomini (58% contro il 42% delle donne). Purtroppo alle coccole e al contatto umano stiamo sempre più preferendo i contatti virtuali dei social (e la pandemia ha anche peggiorato questo comportamento) e capita sempre più spesso che anche le coppie che sono sullo stesso letto finiscano per parlarsi sulle chat o sulle rispettive bacheche social. 

FARSI CULLARE MENTRE SI DORME

Le coccole invece sono importanti, e una dimostrazione pratica è l’essere cullati mentre si dorme. Non stiamo parlando solo dei bambini, ma anche degli adulti e in particolare di chi soffre d’insonnia. Una ricerca delle università di Ginevra e Losanna ha scoperto che la ritmicità del letto induce il cervello a rilassarsi sincronizzando le onde cerebrali e, quindi, a favorire il sonno. Il campione che si è sottoposto all’esperimento ha dimostrato che quando dormivano su un letto leggermente oscillante (quasi impercettibile con uno spostamento di 10,5 centimetri in senso laterale e una frequenza di 0,25 Hertz) si addormentavano meglio e, particolare importante, riuscivano a ricordare diverse sequenze di associazioni di parole francesi, segno che un cervello coccolato è un cervello rilassato e un cervello rilassato è più propenso ad apprendere e ad essere lucido nelle sue attività.

 

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Foto: Ketut Subiyanto (Pexels)