Domanda: Con i miei amici siamo sempre andati d’accordo, ora ci stiamo perdendo. Come faccio ad evitare che il mio gruppo di amici si spacchi?

Avete programmato la vacanza insieme e non vedete l’ora: «Ci divertiremo un casino», «Chissà cosa combineremo», «Ohi, ragazze, dobbiamo assolutamente fare questo, vedere quest’altro, andare in questo posto…». Tutto bello, tante aspettative e l’eccitazione della vacanza in comitiva che cresce con l’avvicinarsi della partenza. Poi, tac, tutti contro tutti, litigi anche per prendere decisioni banali, il gruppo di amici che si divide in mini-gruppi che si fanno le guerre a furia di sotterfugi e dispetti. È una legge matematica: quando si passa più tempo del solito in gruppo (in un week end ad esempio), spesso si finisce per litigare e il più delle volte la comitiva si spacca: si può evitare? Certo! Ecco come. 

PERCHÉ SUCCEDONO LE GUERRE IN UN GRUPPO DI AMICI?

Di solito, nei gruppi avviene per la competizione: il gruppo persegue un obiettivo, ma è formato da diversi individui e c’è sempre quello che cerca di arrivare prima, quello che cerca di essere più forte, quello che non si impegna, quello che si arrabbia ecc. In un gruppo di amici, però, non c’è competizione e quindi la vera motivazione è la convivenza: è già difficile riuscire a farla funzionare quando si è in due figurati in dieci! Quindi, se vi viene in mente di organizzarvi un bel week end fatelo pure, ma sappiate che potrebbe succedere di tutto! E allora?
Bisogna ridurre il gruppo generale in un mini gruppo composto solo dalle persone con cui sei maggiormente in sintonia. È un po’ come in classe o in ufficio: quanti siete, 15? 20? 25? Il gruppo però è eterogeneo e non è possibile essere in sintonia al 100% con tutti. E infatti anche qui hai due, tre, quattro amici/colleghi con cui formate un gruppo di inseparabili, gli altri… Lo stesso vale con il tuo gruppo di amici. Non è che li odi o non li sopporti, ci vai d’accordo, sei contenta di stare con loro, anche per una serata intera, però un week end o una vacanza forse è un po’ troppo.

In generale, cerca di fare da paciere in qualsiasi situazione si fa “calda”, infatti, fai cambiare discorso al gruppo, distrai i tuoi amici e cerca di calmare le acque.

COME SCEGLIERE LA COMPAGNIA GIUSTA

Per funzionare un gruppo deve avere una o due persone che sanno proporre e organizzare e altre che si sappiano accontentare. Purtroppo nei gruppi ci sono sempre:

  • quello che si ribella a prescindere e crea il problema per ogni cosa.
  • quello indeciso.
  • quello che rallenta tutti perché «ho i miei tempi».
  • quello a cui non sta mai bene niente di quello che vogliono fare gli altri ma non sa mai cosa proporre di alternativo.
  • quello a cui non sta mai bene niente di quello che vogliono fare gli altri ma propone cose fuori dal mondo.
  • quello che crea solo malumore.
  • quello che si crede il leader.
  • quello che deve scherzare su tutto e con cui non si può mai fare un discorso serio.
  • quello che è sempre serio e che se provi a fare una battuta ti fulmina come se avessi fatto chissà cosa.
  • quello che tende a dividere il gruppo in fazioni.
  • quello che prende in giro gli altri.
  • quello permaloso.

E così via. Queste sono solo alcune tipologie di persone che fanno parte di un gruppo di amici, e spiegano come sia davvero difficile che tutti vadano d’accordo nello stesso momento. E allora addio compagnia! Per fortuna, però, non è sempre così, anzi, ma dipende dall’intelligenza, dalla disponibilità all’accettare le scelte della maggioranza, al grado di pensiero comune che si è sviluppato nel corso dell’esistenza del gruppo. In generale, comunque, è meglio avere due o più “organizzatori” disposti a lavorare insieme perché così si allarga il ventaglio delle proposte e se ne manca una ce n’è sempre un altro! 

COME SOPRAVVIVERE SE SIETE GIÀ IN CRISI

  • Individua gli “alleati”: Cerca tra gli amici più malleabili quelli che puoi convincere. Crea il tuo mini-gruppo di amici: ormai non puoi fare molto.
  • Prendi le distanze dai distruttori: Se si sono formati due mini-gruppi con due capi riconosciuti non scegliere uno o l’altro perché automaticamente ti faresti nemici gli amici che non hai scelto. Meglio scegliere di volta in volta in base alle loro proposte. 
  • Diventa una leader: Se invece non ti sta bene nessuno dei due gruppi allora creane un terzo tu. Tira fuori le unghie, convinci gli amici con cui sei più in sintonia e prendi il comando della situazione. Come? Così:

1) Studia i punti deboli dei ”nemici“: Li conosci benissimo e quindi sai che Il capo di un mini-gruppo non sopporta qualcosa: studia bene tutti i loro punti deboli e i momenti in cui possono “scivolare”.

2) Inducili all’errore e poi fallo notare al gruppo: È il momento di farli sbagliare e di comunicarlo a tutti: la loro figuraccia gli farà perdere potere e appeal presso quelli che gli davano sempre ragione anche quando aveva torto.

3) Fai sempre una controproposta: ll segreto per conquistare consensi nel gruppo è criticare le decisioni dei capi avendo però già pronte delle controproposte. Se critichi e basta passi per una che vuole sempre fare polemica, se invece proponi qualcosa di più interessante allora il discorso cambia. Lui decide la discoteca? E tu il disco pub dove non si paga l’ingresso… lui il falò in spiaggia? E tu di chiedere ai vicini di stanza se vogliono unirsi a voi…

 

Foto: 27707 (Pixabay)

© Riproduzione riservata.