“Tu si que vales” è uno show divertente che fa il pieno di ascolti, ma per qualcuno è una trasmissione davvero speciale. Stiamo parlando di Martin Castrogiovanni che conduce lo show insieme a Belen Rodriguez e Sakara. Per lui lo show è davvero un regalo. Ecco perché.

CHI È MARTIN CASTROGIOVANNI

Per chi non segue il rugby lui può essere solo un nuovo personaggio lanciato da Maria De Filippi, ma Martin è stato uno dei pilastri della nazionale italiana di rugby indossando ben 119 volte la maglia azzurra, diventando campione d’Italia a Calvisano, campione di Francia con il Tolosa e per ben quattro volte campione d’Inghilterra a Leicester: all’estero è considerato un fenomeno che ha fatto la storia di questo sport. Per dire, è stato inserito nella Premiership Rugby Hall of Fame ed è l’unico giocatore italiano ad aver ottenuto tale riconoscimento. Nato a Paraná (Argentina) il 21 ottobre 1981, è arrivato in Italia solo nel 2001 quando ottenne il suo primo ingaggio professionistico con il Calvisano con cui ha vinto il titolo nazionale e la Coppa Italia.

Ma se è nato in Argentina ed è arrivato in Italia solo a vent’anni, perché è diventato un giocatore della nazionale? Perché per i suoi avi (la sua famiglia è originaria di Enna) e non avendo mai giocato con la nazionale albiceleste, “Castro”, il suo soprannome”, ha potuto scegliere e ha scelto l’Italia.

IL DRAMMA DI MARTIN CASTROGIOVANNI

Aveva tutto, era uno dei rugbisti più amati eppure sul finire della carriera ha dovuto affrontare due problemi importanti di salute: nel 2011 scopre di essere celiaco capendo finalmente la causa di tanti piccoli problemi avuti negli anni precedenti che non avevano avuto una risposta.
Nel 2015, invece, riceve la notizia peggiore, quella che nessuno vorrebbe sentirsi dire da un medico. In quel periodo aveva un forte mal di schiena ma stava preparandosi per partecipare al suo quarto Mondiale e voleva esserci a tutti i costi. Si trovava in Inghilterra con la nazionale e inizialmente i medici sportivi gli dissero che si tratta solo di nervo sciatico infiammato per cui gli somministrano un antidolorifico e lui andò in campo giocando malissimo per via del dolore spingendolo a chiedere ai medici di fare delle analisi più profonde.
A quel punto lo portano in ospedale dove gli fecero una risonanza e scoprono i risultati:

«Vedo i medici vaghi, nessuno che mi dice come stanno le cose, li chiudo in una stanza e urlo: “O mi dite che cosa ho o da qui non uscite!”. Mi fanno leggere il referto e scopro di avere un neurinoma al plesso lombare, un tumore per il quale gli inglesi mi danno 6 mesi di vita».
(Corriere della sera)

Sei mesi di vita. Passare dall’essere un simbolo della nazionale, il giocatore più amato, un divo, che sta per finire la carriera ma che a 34 anni ha tutta la vita davanti all’avere appena sei mesi da vivere. Altro che gioire per il giocare la quarta Coppa del mondo o per un altro campionato vinto.

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LA REAZIONE DA CAMPIONE

Quella notizia avrebbe steso chiunque, ma non lui, abituato a lottare in campo con tutte le sue forze:

«Non crollo, in fondo penso che finché parli, giochi, ti svegli la mattina, puoi lottare. Vengo di corsa alla clinica “Humanitas” a Milano e lì mi dicono che è raro che quel tumore sia maligno, però l’operazione sarà rischiosa perché potrei perdere l’uso della gamba. Mi operano, muovo la gamba. Un mese dopo sono di nuovo in campo».

Martin avrebbe comunque chiuso la carriera di lì a poco ma ad accelerare la scelta non è stata tanto l’operazione quanto il fatto di aver scoperto di vivere in un mondo che stava cambiando. Dopo una partita persa con 70 punti di svantaggio torna «negli spogliatoi dove scopro che uno dei miei compagni più giovani sta postando una foto su Instagram e un altro già ha le cuffie con la musica a palla. Ho pensato che quello non era più il mio mondo, i tempi erano cambiati e io lì non c’entravo più nulla».

L’ARRIVO IN TV

Una volta chiusa la carriera agonistica, Martin Castrogiovanni si è buttato in tv. O meglio, all’inizio ha preso un camper e con i suoi cani ha girato l’America e l’Europa per quattro mesi. Poi è tornato in Italia e si è dato alla tv: con Alessio Sakara ha presentato “Il più forte” su DMAX, ha partecipato a “Ballando con le stelle” da Milly Carlucci e poi ha accettato l’offerta di Maria De Filippi di sedersi al banco dei conduttori a “Tu si que vales” accanto a Belen e a Sakara.
Oltre alla tv c’è la sua la scuola rugby (Castro Rugby Academy), l’amore con Daniela Marzulli e tanto altro.
Il futuro è tutto da scrivere, altro che sei mesi! Una lezione che dobbiamo imparare tutti.

 

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Foto: castrito81 (instagram)