Intervista a MARC TURIAUX (RPWL): «Il segreto degli RPWL per arrivare al top»
Gli RPWL sono una delle più note ed apprezzate band nell’ambito del prog rock/art rock in Europa e ora che sono usciti anche con il nuovo album, “Crime Scene”, stanno girando vari Paesi con il loro tour. Purtroppo per il momento non è ancora prevista una data in Italia, ma il loro sound è destinato a conquistare anche il nostro Paese e per questo abbiamo intervistato il batterista Marc Turiaux che ci ha parlato del nuovo album, dei progetti della band e ci ha svelato perché dopo 25 anni sono ancora sulla cresta dell’onda, anzi, sono all’inizio di una nuova fase della loro storia.
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L’INTERVISTA A MARC TURIAUX
QUOOTIP • L’aspetto visuale è sempre stato molto importante per gli RPWL ma con il cd “Crime Scene” sembra esserlo ancora di più. Marc, sei soddisfatto del risultato del videoclip di “Victim of Desire”?
Sì, assolutamente. È la prima volta che facciamo un video con una storyline così forte e siamo tutti contenti che i risultati siano stati tanto apprezzabili. Questo riflette anche le reazioni che abbiamo avuto dai nostri fans che sono state, e sono ancora, davvero molto positive.
QUOOTIP • Nel videoclip di “Victim of Desire” la musica e le immagini si mescolano perfettamente. Chi è il responsabile del lato tecnico di questo lavoro?
La parte tecnica è stata curata dal nostro cantante Yogi Lang e dal nostro caro amico Sebastian Harnack. Oltre ad essere un fantastico bassista, Sebastian è un cameraman professionista e un media producer. Così con il suo supporto e la sua esperienza siamo riusciti a girare in video di quella qualità. Yogi ha scritto il copione ed è il direttore del video, oltre ad aver curato il cutting e l’editing. Alla fine Sebastian ha messo insieme tutti gli elementi. Non dobbiamo assolutamente sottostimare l’aiuto che ci ha dato con la sua esperienza sia per quanto riguarda il discorso visuale che quello musicale. Senza dimenticare che è davvero uno spasso lavorare insieme a lui.
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QUOOTIP • Come ti sei sentito sul set del video nei panni del detective/profiler?
È stata davvero una bella esperienza. Dal momento che abbiamo lavorato con persone che conosciamo da tanto tempo (e che sono apparsi in tutti i nostri video), è stato tutto molto informale e rilassato. Personalmente non mi sono sentito affatto a disagio davanti alle telecamere e penso che questo mi abbia aiutato molto a godermi le riprese, ma non direi che abbiamo effettivamente recitato, credo che recitare significhi molto di più di ciò che abbiamo offerto noi. Comunque sono davvero contento che alla fine io sia stato almeno un po’ convincente nel mio ruolo.
QUOOTIP • Qual è il brano del nuovo cd che preferisci e perché?
Questa è una domanda difficile. Per me questo album è molto solido, i pezzi sono tutti differenti ma la profondità e l’intensità che posseggono è molto simile, almeno questa è la mia opinione. Se proprio dovessi sceglierne uno al momento probabilmente direi “King of the World”. Per me la dice lunga su ciò che è la nostra band. Inoltre amo molto il modo in cui il chorus porta la canzone in una nuova direzione dal punto di vista emotivo. Ma vediamo… Richiedimelo dopo il nostro tour. Qualche volta scopri qual è davvero il tuo brano preferito soltanto dopo averlo suonato svariate volte durante i live show.
QUOOTIP • Presto partirete per il vostro tour in Europa (scopri le località e le date). Come ti stai preparando?
Beh, abbiamo fatto alcune prove con la band, e questa è una parte molto importante. Abbiamo preparato le versioni dei brani dal vivo, perché a volte differiscono da quella dell’album. Considera anche che non siamo stati impegnati in un tour lungo come questo dal 2019, da prima della pandemia, quindi abbiamo dovuto riorganizzare le nostre performance, preparare l’equipaggiamento da portare con noi on the road, lavorare sulla produzione live… Personalmente ho cercato di lavorare alla mia routine di pratica dello strumento. Suonare la batteria comprende anche un forte aspetto fisico, così sento di dover essere sempre preparato e fisicamente all’erta. E naturalmente cerco di mantenermi in salute e atletico dal momento che il tour inizia.
QUOOTIP • In generale, qual è la canzone degli RPWL che preferisci?
Questa è una domanda quasi impossibile a cui rispondere. Dopo tanti anni e tanti album, molte canzoni sono le mie preferite. Ma non c’è un pezzo che mi sembra migliore di tutti gli altri. Naturalmente ci sono dei “classici” degli RPWL come “Hole in the Sky” che rimangono i favoriti del pubblico, ma io usualmente amo i pezzi un pochino più heavy, più orientati verso i riff.
QUOOTIP • Quali sono i tuoi progetti per il futuro, con o senza gli RPWL?
È difficile avere dei reali piani per il futuro al momento. Stiamo tutti riprendendoci da un lungo periodo di break e ancora dobbiamo rimetterci in sesto, così come tante altre band come la nostra. E soprattutto credo che ci siano alcuni elementi che non puoi pianificare e controllare per quanto riguarda la carriera musicale. Qualche volta devi semplicemente essere lì, pronto nel momento in cui un’opportunità potrebbe presentartisi. Così per me la cosa più importante è quella di suonare con gli RPWL, di portare avanti un grandioso tour quest’anno e di continuare a suonare in tanti concerti, per quanto possiamo. Ci sono molti posti in cui ancora non ci siamo esibiti. Personalmente, voglio continuare a crescere come musicista e ad imparare sempre di più ogni aspetto del fare musica, così come ho sempre cercato di fare. E devo dire che gli RPWL mi lasciano abbastanza tempo per lavorare ad altri progetti, così se qualche possibilità di collaborare a qualcosa di interessante mi si dovesse presentare, potrei sempre dare il mio contributo… perché no?
di Susanna Marinelli
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