“Archive Collection Volume One and Two” di ANTHONY PHILLIPS, un gioiello della musica
L’ampio repertorio di Anthony Phillips in questi anni è stato riproposto con grande successo in versione remasterizzata, spesso addirittura nell’esclusiva qualità del 5.0 Surround sound, con nuovi e rifiniti booklet. Anche la più recente proposta discografica della Esoteric Recordings, la label del talentuoso chitarrista, membro fondatore e mastermind dei primi Genesis, ha seguito questo destino entusiasmando non soltanto i fan di vecchia data ma conquistandone anche di nuovi. Stiamo parlando di “Archive Collection Volume I and II”, un box set ricco di “chicche” ed impreziosito da materiale raro e in qualche caso inedito, come di consueto curato da Jon Dann, l’archivista del musicista britannico.
IL PRIMO VOLUME
“The Archive One” venne pubblicato originariamente nel 1998, contenente brani mai pubblicati precedentemente, inclusi dei demo registrato nel 1969 insieme a Mike Rutherford, il bassista dei Genesis. Nella versione aggiornata di recente sono state aggiunte ben 27 track e raro materiale d’archivio. È stato inserito anche un cd addizionale di “The Masquerade Tapes”, ispirato al libro illustrato by Kit Williams.
Tutta musica di grande impatto che ancora oggi ha mantenuto un’incredibile freschezza e un’enorme ispirazione.
IL SECONDO VOLUME
All’epoca dell’uscita, l’album ebbe un tale successo che nel 2004 venne pubblicato il suo seguito ideale, “Archive Collection Volume Two”. In questo caso molti dei pezzi inclusi sono stati remasterizzati e presentati con una veste inedita che nulla toglie, però, all’autentica atmosfera. Nel disc 2 viene messa particolarmente in risalto l’eccezionale bravura di Anthony Phillips con la chitarra a 12 strings, che gli è valsa in tutto il mondo l’appellativo di “Maestro della 12 corde” e che ha ispirato una moltitudine di chitarristi durante questi anni. Presenti tra gli altri gli strumentali di brani ormai epici della carriera del musicista come la bella “Master of Time”, “Henry Goes to War”, “Greenhouse”, l’orchestrale “Regrets” e “Sleepfall Celeste”.
Archive Collection Volume 2 contiene anche pezzi relativi ai progetti di library di Phillips, il brano “Deep in the Night”, scritto da Anthony insieme a Rutherford, quindi “The Scottish Suite II”, contenente materiale non usato e risalente al progetto Macbeth del 1976 che non entrò a far parte dell’album Private Parts & Pieces II: Back To The Pavilion.
Da notare che l’uscita di questo box set ha suscitato grande interesse da parte di pubblico e critica, guadagnatosi lusinghiere recensioni sulle maggiori riviste di rock e rock progressive del mondo tra i quali Velvet Thunder, The Spirit of Progressive Rock, Goldmine, The Second Disc, Sea of Tranquillity…
“Archive Collection Volume One & Two” è disponibile su Amazon.
LA TRIBUTE BAND DI ANTHONY PHILLIPS
Come capita sempre più spesso negli ultimi anni, i musicisti e le band più amate (e leggendarie) in circolazione vedono nascere le loro “tribute band” che si esibiscono riproponendo i pezzi più celebri dei propri beniamini, in versione identica all’originale oppure personalizzata.
Tra questi, visto il grande rispetto e la considerazione di cui Anthony Phillips gode, c’è la The Ant Band.
Il gruppo, che comprende musicisti provenienti da varie parti della Germania, dove il chitarrista è particolarmente amato e seguito, si è spinto ancora più in là rispetto alle altre “normali” tribute band. Ha, infatti, esordito pubblicando addirittura un cd, “A Light on the Hill”, con la sua interpretazione di 14 canzoni del repertorio classico di Anthony.
Il tutto con il prezioso contributo di Steve Hackett, anche lui ex membro dei Genesis e oggi popolare con la sua Steve Hackett Band, che ha fornito un suo assolo in “F Sharp”.
Da notare che i proventi dell’album sono stati devoluti al Corona Kuensterhilfe, un’associazione benefica a supporto dei musicisti tedeschi ritrovatisi in crisi per colpa della pandemia. “A Light on the Hill” ha avuto un riscontro tale che The Ant Band è tornata alla ribalta con un secondo cd, “Bonus Bits & Blunders”, completato da tre rare registrazioni di apparizioni live della band durante l’evento dedicato a Anthony Phillips nel 2014 e organizzato dal German Genesis Fans Club. Il cd è disponibile su Bandcamp.
Foto: Ufficio Stampa
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