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Avete presente quando vi chiedono qual è il vostro libro preferito e voi giustamente non sapete cosa rispondere? Io spesso ho risposto con questo titolo. Non credo sia possibile avere un unico libro preferito su tutti, ma questo è decisamente uno di quelli che mi stanno particolarmente a cuore. Quando l’ho letto per la prima volta, tanti anni fa, è stata una vera e propria folgorazione. Ho avuto da subito l’impressione che mi rispondesse in modo semplice a questioni che forse non mi ero mai posta esplicitamente, ma su cui rimuginavo da anni senza trovare un filo logico.

Le vostre zone erronee” di Wayne W. Dyer

516R j6cSFL. SX325 BO1,204,203,200

Tempo fa ho deciso di leggerlo di nuovo perché è uno di quei libri di cui ogni tanto ho bisogno per schiarirmi le idee e per ricordare a me stessa le risposte che vi avevo già trovato. Rileggendolo mi sono accorta di quanto io sia stata influenzata da questa lettura negli ultimi anni e di quando io abbia portato i suoi insegnamenti nella mia visione dei rapporti umani, nel mio modo di guardarmi dentro e nel mio modo di affrontare la vita. Mi sono accorta di quanto abbia influenzato anche la mia scrittura e in particolare la parte introduttiva di “Ci vediamo fuori luogo”: senza aver letto Dyer non sarei mai arrivata a quella consapevolezza e al mio attuale atteggiamento nei confronti di me stessa. Mi ha aiutato a smettere di cercare l’approvazione degli altri e a focalizzarmi sull’approvazione per me più importante, la mia. Credo sia una lettura che possa far bene all’anima e che possa aiutare ad affrontare quel senso di inadeguatezza che in modi e tempi diversi capita a tutti di provare.
Va letto perché è schietto e sembra leggerti dentro: tu pensi di leggere un libro e invece di accorgi che è lui a leggere te.

Ginevra Cardinaletti

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