Domanda: Sui social vedo spesso post con errori grammaticali e ogni tanto viene il dubbio anche a me, così vado a controllare come vanno scritte alcune parole. Moltissimi sbagliano a scrivere le parole in modo attaccato o staccato. Potete fare un po’ di chiarezza questi errori?

È vero, leggendo i post sui vari social network, e talvolta anche negli articoli, ci imbattiamo spesso in errori di grammatica. Si tratta di regole semplici che avremmo dovuto imparare a scuola, ma forse con il tempo molti le hanno dimenticate o forse non le hanno mai assimilate.
Effettivamente ci sono alcuni errori che sono particolarmente ricorrenti e, oltre all’uso del famigerato congiuntivo e degli accenti, spesso riguardano la scelta tra lo scrivere due parole separate o unirle in una sola parola. Un termine si scrive attaccato o staccato?
Ci sono molti casi in cui entrambi i tipi di scrittura sono corretti, ma fanno cambiare di significato all’espressione che stiamo usando quindi la rendono comunque sbagliata in determinati contesti.
Vediamo insieme alcuni esempi di errori più comuni per chiarirci definitivamente le idee.

Attaccato o staccato? Infondo – in fondo

Si tratta di due espressioni entrambe corrette, ma con due significati completamente diversi che spesso vengono confusi. “Infondo” è l’indicativo presente (prima persona singolare) del verbo “infondere” e non ha niente a che fare con l’espressione “In fondo”, locuzione avverbiale che indica “alla fine”, “tutto sommato”, “in conclusione”.

Esempio corretto: In fondo ti voglio bene.
Esempio sbagliato: Infondo ti voglio bene.

Esempio corretto: Ti infondo coraggio.
Esempio sbagliato: Ti in fondo coraggio.

Attaccato o staccato? Avvolte – A volte

Anche queste due espressioni sono entrambe corrette, ma vengono spesso confuse tra loro. “Avvolte” è il participio passato del verbo avvolgere, che può fungere anche da aggettivo, mentre “a volte” è una locuzione avverbiale che indica “talvolta”, “qualche volta”.

Esempio corretto: A volte ho paura.
Esempio sbagliato: Avvolte ho paura.

Esempio corretto: Sono polpette avvolte nella verza.
Esempio sbagliato: Sono polpette a volte nella verza.

Attaccato o staccato? Approposito – A proposito

In questo caso la prima espressione, “approposito”, è scorretta. La forma corretta è “a proposito”, espressione che indica “a riguardo”.

Esempio corretto: Vorrei parlarti a proposito di quella questione.
Esempio sbagliato:  Vorrei parlarti approposito di quella questione

Attaccato o staccato? Affianco – A fianco

Questo è un altro caso in cui entrambe le espressioni sono corrette, ma spesso vengono confuse e quindi usate in modo sbagliato. “Affianco” è l’indicativo presente (prima persona singolare”) del verbo “affiancare” e non ha niente a che fare con l’espressione “a fianco”, che indica vicinanza.

Esempio corretto: Ti sarò sempre a fianco.
Esempio sbagliato:  Ti sarò sempre affianco.

Esempio corretto: Ti affianco nel tuo lavoro.
Esempio sbagliato:  Ti a fianco nel tuo lavoro.

Attaccato o staccato? Apposto – A posto

Queste sono due espressioni corrette con significati completamente diversi quindi, anche in questo caso, è importante non confonderle, come invece avviene spesso. “Apposto” è il participio passato (terza persona singolare) del verbo “apporre”, mentre “a posto” significa “collocato nella giusta posizione” e nel linguaggio comune viene utilizzato anche per dire che qualcosa va bene.

Esempio corretto: Ho apposto la firma sul contratto.
Esempio sbagliato:  Ho a posto la firma sul contratto.

Esempio corretto: Ho controllato ed è tutto a posto.
Esempio sbagliato: Ho controllato ed è tutto apposto.

Attaccato o staccato? Aldilà – Al di là

Anche queste due espressioni sono entrambe corrette, ma vengono spesso confuse tra loro. “Aldilà”, in un unica parola, si usa per indicare l’oltretomba, la vita dopo la morte, mentre “al di là”, nella forma separata, è una locuzione avverbiale che indica “oltre”.

Esempio corretto: Molte persone credono nell’aldilà.
Esempio sbagliato: Molte persone credono nell’al di là.

Esempio corretto: È un lavoro che va al di là delle sue competenze.
Esempio sbagliato: È un lavoro che va aldilà delle sue competenze.

Attaccato o staccato? Apparte – A parte

Spesso capita di leggere la parola “apparte”, ma di fatto non esiste. La forma corretta è “a parte”, locuzione che indica “separatamente”, “a prescindere da”, “tranne”.

Esempio corretto: A parte gli scherzi, sono soddisfatto.
Esempio sbagliato: Apparte gli scherzi, sono soddisfatto.

Esempio corretto: Mangio tutto a parte i funghi.
Esempio sbagliato: Mangio tutto apparte i funghi.

Esempio corretto: Le uova vanno montate a parte.
Esempio sbagliato: Le uova vanno montate apparte.

Attaccato o staccato? Apposta – A posta

La parola “apposta” è sia il participio passato del verbo apporre, sia l’avverbio che indica “di proposito”, “appositamente”. L’espressione “a posta”, invece, è ormai caduta in disuso.

Esempio corretto: Non l’ho fatto apposta.
Esempio sbagliato: Non l’ho fatto a posta.

Esempio corretto: La firma è stata apposta.
Esempio sbagliato: La firma è stata a posta.

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Credit foto: islandworks (Pixabay)