CARNEVALE DI VENEZIA: Un documentario premiato al Festival di Venezia ne rivela tutti i segreti
Tutti conoscono il Carnevale di Venezia ma solo in modo superficiale, anche chi ha avuto la fortuna di viverlo dal vivo. Ora, grazie a un documentario, possiamo scoprirne tutti i segreti, i retroscena e le emozioni. Un documentario che ha conquistato il cuore della giuria del prestigioso “Premio Cinema e Industria” consegnato in occasione della 80° Mostra del Cinema di Venezia. Il riconoscimento speciale è andato alla società di produzione Aurumovie per la loro straordinaria opera prima, il documentario “Benvenuta Siora Maschera”. Alessandra Scardellato, la produttrice, e Mattia Pantaleoni, mente e artefice delle eccezionali riprese del documentario, sono stati gli artefici di questo successo: nessuno prima di loro, infatti, aveva mai intrapreso un viaggio così avventuroso attraverso le epoche, dalle origini fino ai giorni nostri, per svelare i segreti del Carnevale più antico e amato del mondo: quello di Venezia.
LA MAGIA DEL CARNEVALE DI VENEZIA
Il documentario “Benvenuta Siora Maschera” ci immerge profondamente nella magia e nella storia uniche del Carnevale di Venezia, considerato il più antico e amato del mondo. Come scritto, il documentario è stato realizzato da Mattia Pantaleoni, un giovane talento del mondo delle riprese con drone e steadycam, la cui abilità nel catturare immagini mozzafiato ha contribuito a creare un’esperienza visiva indimenticabile. Il documentario è molto più di una semplice esplorazione del Carnevale; è un viaggio affascinante e ricco di dettagli alle origini di questa festa iconica e alla vita dei veneziani nei periodi storici in cui il Carnevale ha avuto origine. Attraverso l’uso sapiente di documenti storici, fotografie originali e testimonianze preziose, “Benvenuta Siora Maschera” getta luce su aspetti sconosciuti di questa tradizione secolare e svela segreti ben custoditi. Va oltre l’aspetto spettacolare del Carnevale di Venezia e oltre a celebrare la festa stessa, il documentario offre un’analisi profonda e rara della vita della popolazione veneziana nei periodi storici in cui questa tradizione ha visto la luce. Fornisce spunti e informazioni preziose su un territorio che, nonostante la sua celebrità, rimane in gran parte sconosciuto a molti.
LA MENTE DIETRO IL PROGETTO, MATTIA PANTALEONI E IL SUO STAFF
L’approccio cinematografico di Pantaleoni è all’avanguardia e si avvale di tecnologie di ripresa di ultima generazione. Il documentario trasporta lo spettatore in un mondo di maschere misteriose, costumi elaborati e atmosfere incantate, regalando una prospettiva unica su uno dei festival più affascinanti e straordinari del pianeta. Le riprese straordinarie del documentario sono state curate con maestria da Simone Barletta, con la direzione della fotografia affidata ad Armando Barbieri, il che conferma il livello di eccellenza raggiunto in ogni aspetto della produzione. Aurumovie, la casa di produzione dietro questo capolavoro, è già al lavoro per la produzione di un lungometraggio, dimostrando che il talento di Mattia Pantaleoni, un giovane di appena 20 anni, è destinato a brillare nel mondo del cinema.
Grande la soddisfazione dei diretti interessati: «È un onore straordinario ricevere questo premio. – ha dichiarato Mattia Pantaleoni che recentemente ha anche realizzato un cortometraggio sulla sicurezza stradale intitolato “Per sempre insieme” – È il risultato di un lavoro nato per caso, ma che ho portato avanti con passione. Oltre alle telecamere drone, sono specializzato in riprese steadycam, e ricevere un riconoscimento così importante per la mia prima opera mi inorgoglisce ancora di più». Il sito ufficiale della società di produzione è www.aurumovie.it.
Nella foto: Alessandra Scardellato e Mattia Pantaleoni ricevono il premio al festival di Venezia.
© Riproduzione riservata.