Leonarda Cianciulli, classe 1893, è una donna minuta, una casalinga dedita al marito, l’impiegato Raffaele Pansardi, e ai suoi 4 figli, vive a Correggio e gestisce un commercio di abiti usati. Tutto sembra normale nella vita di Leonarda in un’Italia che si sta preparando all’entrata in guerra, in realtà la donna non è tranquilla come appare…
Stiamo parlando della donna che poi è entrata nella storia della cronaca nera italiana con il nome di “Saponificatrice di Correggio” per via del suo originale modo di uccidere le sue vittime.

OSCURA MALEDIZIONE

La Cianciulli ha una relazione extraconiugale, si occupa di chiromanzia e sulla sua testa pende un oscuro presagio. Leonarda, infatti, 27 anni prima, sposando il marito si è opposta al volere della madre che sul letto di morte le aveva lanciato la maledizione: «Ti mariterai, avrai figliolanza, ma tutti moriranno i figli tuoi».
Fatto sta che sui numerosi parti solo 4 sono i figli che riescono a sopravvivere a Leonarda e quelle parole sono un tormento continuo nella sua mente di madre che riversa un affetto morboso sulla prole, in particolare sul primogenito: in particolare, le prime 13 gravidanze finirono con 3 aborti spontanei e 10 neonati morti nella culla.

Fu decisivo l’intervento di una strega locale, almeno così si narra, per rompere l’incantesimo riuscendo a farle portare a termine con successo le successive tre gravidanze.

Dalle ricerche risulta che la sua infanzia non fu molto traumatica, anche se lei rivelò di aver tentato di suicidarsi impiccandosi per ben due volte. Soffriva di epilessia e aveva un rapporto conflittuale con sua madre, tanto che arrivò a dire: «La mamma mi fece capire che le dispiaceva di rivedermi viva». 

UN’AMICA FIDATA

Sono tante le donne che frequentano la casa di Via Cavour, per farsi leggere le carte o la mano o per comprare abiti usati. Le più assidue sono Ermelinda Faustina Setti, Clementina Soavi e Virginia Cacioppo, tre signore sole e insoddisfatte che in Leonarda vedono una confidente, ma che nella casa, in apparenza accogliente, troveranno una fine orrenda.

Il primo delitto avviene nel dicembre del ’39 e la vittima è la Setti, poi nell’agosto ‘40 tocca alla Soavi e infine nel novembre dello stesso anno è il turno della Cacioppo. Tutte e tre sono state attirate con il miraggio di una nuova vita lontano dal paese, tutte e tre sono state viste entrare nella casa della Cianciulli prima di scomparire per sempre. L’omicida è efferata ma ingenua, lascia troppi indizi e ad incastrarla è un Buono del Tesoro a nome di una delle donne che viene ricettato dal suo amante. La donna è arrestata e durante la perquisizione gli investigatori trovano ossa umane in solaio.

LA SCONCERTANTE CONFESSIONE

La Cianciulli confessa e racconta che dopo averle uccise con un colpo alla testa squartava e bolliva nella soda caustica le sue vittime ricavandone: dal grasso saponi e candele, dalle ossa frantumate farina e dal sangue marmellata. «Gettai i pezzi nella pentola, aggiunsi sette chilogrammi di soda caustica, che avevo comperato per fare il sapone, e rimescolai il tutto finché il corpo sezionato si sciolse in una poltiglia scura e vischiosa con la quale riempii alcuni secchi che vuotai in un vicino pozzo nero», racconta nel suo memoriale, “Confessioni di un’anima amareggiata”. 

Leonarda dice di aver ucciso per liberarsi dalla maledizione lanciatale dalla madre, avendo letto su un libro di sacrifici umani per placare le divinità. Leonarda durante il processo di fronte ai magistrati nella sua cucina, applica la sua tecnica di squartamento e saponificazione sul corpo di un vagabondo morto in ospedale. Condannata a 30 anni di carcere e 3 anni di manicomio criminale morirà nel 1970 per un ictus. 

PER SAPERNE DI PIÙ

La Cianciulli ha fatto la storia della cronaca nera in Italia e non solo. Anche per questo ci sono molti libri sia in italiano che in inglese che raccontano la sua storia e ne traggono un profilo psicologico. Ecco alcuni che consigliamo:

Il profilo psicologico di un’assassina: Storia della cannibale Leonarda Cianciulli

Il profilo psicologico di un'assassina: Storia della cannibale Leonarda Cianciulli di [Maria Sarno]

Perché sì: Chiarezza
Il testo è molto utile, la dovizia di particolari consente un profiling molto preciso, attraverso questo testo è davvero possibile entrare nella mente della Cianciulli, finora rimasta incapita. Consigliato a criminologi, profiler, forze di stato, investigatori privati, giudici, avvocati, psicologi.

The Curse: A Shocking True Story of Superstition, Human Sacrifice and Cannibalism (in inglese)

41M1TLx HUL. SX331 BO1,204,203,200

Perché sì: Ottima lettura
Consigliamo vivamente. Uno dei migliori libri criminali che abbia mai letto. Stile di scrittura unico per questo genere. Completamente coinvolgente.

 

 

Foto: wikicommons

 

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