Daniele Giudici - Quootip

Daniele Giudici

Quootip.it è un sito di informazione di Daniele Giudici che ne cura ogni aspetto, dalla grafica ai testi, le foto e la condivisione. Project Manager PMP®, ScrumMaster® e giornalista pubblicista, ha una carriera di oltre trent’anni nella comunicazione e nell’informazione. Dopo una carriera iniziata nel 1992 nel quotidiano “Il Messaggero”, ha lavorato nel mondo dei periodici dirigendo ben 61 testate nazionali: 41 sviluppate da zero e 20 rilanciate dopo un restyling. Si è occupato di ogni genere informativo: politica, cronaca nera, gossip, sport, benessere, moda, lifestyle, adult.
Ha scritto fotoromanzi per la casa editrice Cioè e ha pubblicato diversi libri:
I Love New York – È Sbagliato Inseguire un Sogno
Il Sapore dell’Arcobaleno
Il tradimento di Romeo Montecchi: la storia dell’esilio di Romeo a Mantova (con lo pseudonimo di Giacomo Guizzi)
PMP Exam – No Problem (in lingua inglese)
Non Mi Arrabbio Più – Guida Pratica alla Gestione dei Conflitti (in italiano e in inglese).
Inoltre è stato inviato da New York (Stati Uniti) per il sito internet NYC-SITE e per il quotidiano delle Americhe Gente d’Italia.

LA FINALITÀ GIORNALISTICA DI QUOOTIP.IT

La finalità di www.quootip.it è di informazione giornalistica e il corrispettivo economico del Titolare è dato non dalla vendita diretta (in edicola o in digitale) o da altra attività imprenditoriale collegata al sito o al marchio “Quootip”, ma dalla presenza dei banner gestiti da un service esterno. Non c’è alcuna correlazione fra il Titolare del sito, gli articoli scritti e i messaggi pubblicitari (banner) che sono indipendenti dalla volontà del Titolare. Per questo motivo su Quootip non ci sono articoli pubbliredazionali a pagamento o altre modalità di vendita diretta che possano confondere i lettori. Questo non è un sito di e-commerce o di pubblicità. L’intento di questo sito non è di vendere un prodotto o un servizio, ma di informare con qualità senza secondi fini, come da Testo Unico dei Doveri del Giornalista (art. 10):

«Il giornalista: a) assicura ai cittadini il diritto di ricevere un’informazione corretta, sempre distinta dal messaggio pubblicitario attraverso chiare indicazioni; b) non presta il nome, la voce, l’immagine per iniziative pubblicitarie. Sono consentite, a titolo gratuito e previa comunicazione scritta all’Ordine di appartenenza, analoghe prestazioni per iniziative pubblicitarie volte a fini sociali, umanitari, culturali, religiosi, artistici, sindacali».

Si ribadisce che in questo sito non c’è attività imprenditoriale, ma di sola informazione giornalistica seguendo tutte le regole deontologiche ed etiche della professione che il Titolare (iscritto all’Albo dei Giornalisti e Pubblicisti, numero 111288) si impegna a seguire nonostante le oggettive difficoltà riconosciute anche dall’Allegato 5 alla “Carta di Firenze”:

«Il giornalista infatti, costretto nel limbo di opportunità capestro, per lo più prive di prospettive a lungo termine, è a tutti gli effetti un cittadino di serie B, che non può costruire il proprio futuro, e nemmeno contribuire allo sviluppo del Paese, e ciò in netto contrasto con quanto stabilito dalla Costituzione: Art. 3, comma 2: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Nello specifico del lavoro giornalistico, in qualsiasi forma e mezzo sia declinato (stampa, radio, TV, web, uffici stampa, etc.) la situazione appare anche più grave. Un giornalista precarizzato, poco pagato, con scarse certezze e prospettive e talvolta, per carenza di risorse economiche, anche poco professionalizzato, è un lavoratore facilmente ricattabile e condizionabile, che difficilmente può mantenere vivo quel diritto insopprimibile d’informazione e di critica posto alla base dell’ordinamento professionale. Un giornalista precario e sottopagato – soprattutto se tale condizione si protrae nel tempo – viene di fatto sospinto a lavorare puntando alla quantità piuttosto che alla qualità del prodotto informativo, e con poca indipendenza, sotto l’ombra di un costante ricatto che dal piano economico e professionale passa presto a quello dei più elementari diritti, a partire da quelli costituzionalmente riconosciuti. La condizionabilità e ricattabilità dei giornalisti sono inoltre strettamente correlate alla possibilità di trasmettere una buona e corretta informazione, andando a inficiare uno dei capisaldi del sistema democratico (Cfr. Corte Cost. n. 84 del 1969, Corte Cost. n. 172 del 1972, Corte Cost. n. 138 del 1985)».

Art. 2 dell’Ordinamento della professione di giornalista (Legge n. 69/1963)

“Diritti e doveri del Giornalista. È diritto insopprimibile dei giornalisti la libertà di informazione e di critica, limitata dall’osservanza delle norme di legge dettate a tutela della personalità altrui ed è loro obbligo inderogabile il rispetto della verità sostanziale dei fatti, osservati sempre i doveri imposti dalla lealtà e dalla buona fede.
Devono essere rettificate le notizie che risultino inesatte, e riparati gli eventuali errori. Giornalisti e editori sono tenuti a rispettare il segreto professionale sulla fonte delle notizie, quando ciò sia richiesto dal carattere fiduciario di esse, e a promuovere lo spirito di collaborazione tra colleghi, la cooperazione fra giornalisti e editori, e la fiducia tra la stampa e dei lettori”.

Ulteriori informazioni:

 

CONTATTI

Puoi scriverci per qualsiasi informazione, suggerimento, richiesta o segnalazione a: info@quootip.it.

 

Testata Quootip
Fondatore e Direttore: Daniele Giudici
Service provider: KeepInHosting – keepinhosting.com

© Riproduzione riservata.

Non avendo fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche ed essendo una testata periodica realizzata unicamente su supporto informatico e diffusa unicamente per via telematica, ovvero on line, Quootip non è soggetta alla registrazione presso il Tribunale della Stampa avvalendosi dell’art. 3 bis della Legge 16 luglio 2012 n. 103 (normative di riferimento: L. n. 416/1981; Circolare n. 666 del 26/11/2008 dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni; L. n. 103/2012 con conversione in legge del D.L. n. 63/2012).