Domanda: Quando ci dicono che dobbiamo muoverci ci dicono di camminare 10 mila passi al giorno. È vero o no? Perché proprio questa cifra? Chi l’ha detto?

Camminare fa bene, non c’è dubbio, e questo vale sia se si ha già una qualche attività fisica e sia se invece il massimo sport che facciamo è quello di alzarci dal divano. La domanda è: quanto devo camminare? Da alcuni anni si è diffusa questa storia dei 10 mila passi al giorno. È davvero questa la soglia da raggiungere per avere un corpo in forma? 

A sfatare il mito è un articolo del “The Guardian” tutto sarebbe nato da una campagna di marketing giapponese nella metà degli anni Sessanta del secolo scorso quando l’imprenditore Yoshiro Hatano inventò il “manpo-kei”, ovvero il contapassi. In realtà sembra che non ci sia alcuna correlazione fra il numero di passi e la salute. 

Male non fa, comunque, se la Mayo Clinic ha valutato che l’americano medio fa dai 3 ai 4 mila passi quotidiani in media. Nel frattempo, l’Oms e altre istituzioni sanitarie internazionali hanno gradualmente adottato la misura dei 10 mila passi come raccomandazione dell’attività quotidiana da eseguire, anche se bisogna vedere caso per caso: chi soffre di una malattia cronica o è molto anziano, per esempio, potrebbe correre qualche rischio sforzandosi per raggiungere questo obiettivo. 

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Facciamo due passi?

Una delle ricercatrici che più sta studiando l’argomento, Catrine Tudor-Locke dell’Università di Massachusetts, indica tra i 6 e gli 8 mila passi la soglia alla quale puntare. Un numero congruente con le linee guida sulla salute pubblica che raccomandano di fare 30 minuti di esercizio moderato al giorno, ovvero un minimo di 7.500 passi.

 

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