Domanda: Io ordino sempre l’Espresso, ma al bar sento sempre mille varietà. Quali sono i tipi di caffè esistenti? E che differenze ci sono?

Si fa presto a dire “mi bevo un caffè”. Una volta c’era la moka, anzi, il caffè fatto “con la macchinetta”, mentre oggi c’è un’infinità di tipi di caffè. Ecco quali sono.

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CAFFÈ A ESTRAZIONE (A PERCOLAZIONE)

La preparazione a percolazione si ottiene facendo gocciolare lentamente l’acqua calda attraverso uno strato di caffè macinato messo all’interno di un filtro di carta. In questo modo, l’acqua scioglie le sostanze idrosolubili contenute nella polvere del caffè e le trasferisce nella bevanda.

Espresso: Chiamato anche “caffè normale”, può essere servito nel bicchierino di vetro o nella tazza di porcellana.

Corto/Ristretto: Un piccolo espresso, anche fino a poche gocce. Ha poca caffeina ed è il massimo dell’aroma.

Lungo: Fatto con la macchina dell’Espresso ma lasciando scendere più acqua rispetto al normale. Quindi un “Espresso Lungo”. Contiene più caffeina di quello normale e ancora più di quello ristretto.

Americano allungato: È un espresso normale a cui si aggiunge acqua calda.

Macchiato: È un espresso con l’aggiunta di una “macchia”, ovvero un po’ di latte o panna.

Schiumato: È un espresso con l’aggiunta di latte caldo e schiumoso, come un piccolo cappuccino.

Corretto: Un caffè a cui si aggiungo grappa, anice o un altro alcolico o superalcolico. Ci sono varietà locali molto gustose come:

  • Caffè di Fano (moretta fanese): Corretto con liquore all’anice, rum e brandy. Alcuni mettono il cognac al posto del brandy. Il liquore viene scaldato con l’erogatore di vapore della macchina del caffè: tre cucchiaini di liquore con due cucchiaini di zucchero e una scorzetta di limone, fino allo scioglimento dello zucchero. Poi si aggiunge il caffè.
  • Caffè di Livorno (ponce): Deriva dal punch inglese che di solito è composto da tè, zucchero, cannella, limone e acquavite. In questo caso si sostituisce il tè con il caffè. Deve essere bevuto caldo bollente.
  • Caffè Resentin: È la diluizione con la grappa del residuo del caffè una volta bevuto.
  • Caffè di Padova (Pedrocchi): È un Espresso in tazza grande con un’emulsione di panna, menta e una spolverata di cacao.
  • Caffè di Lecce: C’è il caffè, c’è il ghiaccio e poi il latte di mandorla al posto dello zucchero.
  • Caffè Piemontese (Bicerin): Caffè con cioccolata fondente fusa e panna shakerata in cima.
  • Caffè Calabrese: Prima si pesta la liquirizia fino a ottenere una polvere. Poi si mette brandy o cognac con lo zucchero in un bicchiere e si fa fiammeggiare fino allo scioglimento dello zucchero. Poi si aggiunge il caffè Espresso e la polvere di liquirizia.
  • Caffè alla Valdostana: Si prepara in un contenitore apposito chiamato grolla o coppa dell’amicizia, intagliato in un pezzo di legno. All’interno di questo contenitore si mettono 4 tazzine di caffè, 2 di grappa o altro liquore (es. cointreau), 8 cucchiaini di zucchero e delle scorzette di limone e di arancia.
  • Caffè Viennese (Melange): È un espresso con una parte di latte con una guarnizione di schiuma di latte. È simile al Cappuccino ma con un caffè più lungo ed è servito in quantità maggiore.
  • Caffè brasiliano: Il caffè è corretto con un cucchiaino di zucchero, un dito di Baileys, un dito di spuma di latte e una spolverata di cacao amaro. Va servito in un bicchiere di vetro.
  • Irish coffee: È un caffè caldo, zuccherato, corretto con Whiskey irlandese e con uno strato di panna sulla superficie.
  • Jamaican coffee: Come l’Irish ma corretto col rum al posto del whiskey.
  • Carajillo: Corretto con brandy, whisky, rum o cognac. Va servito in un bicchiere di vetro resistente al calore.

Cappuccino: Una tazza di latte con l’aggiunta del caffè.

Mocaccino: Al classico cappuccino si aggiunge una piccola dose di cioccolata calda.

Freddo: Di solito si prepara freddando il caffè ma si può anche trovare con il caffè shakerato con il ghiaccio.

Marocchino: La bevanda è composta dalla schiuma del latte a cui viene aggiunto prima il caffè e poi il cioccolato o il cacao.

Frappé: Composto da caffè istantaneo, zucchero, acqua e, a volte, latte.

NON ESPRESSO MA PERCOLATO:

Americano con filtro: Si ottiene con una macchina apposita in cui si posa un filtro in carta che contiene il caffè macinato in polvere su cui cola l’acqua calda.

Caffè napoletano (Moka): Il caffè fatto in casa con latipica caffettiera napoletana.

Caffè turco: Si ottiene facendo bollire dell’acqua a cui è stato aggiunto il caffè macinato ed eventualmente dello zucchero in un particolare bricco dalla forma allungata. Quando l’acqua bolle, si toglie dal fuoco e si versa nella tazzina.

Caffè De Olla Messicano: Si prepara tenendo i chicchi di caffè macinati grossi o interi lasciati in infusione, aromatizzando con stecche di cannella e zuccherando con piloncillo, in una pentola di terracotta chiamata olla

ALTRE BEVANDE CON/AL CAFFÈ:

Espressino: Anche se il nome fa pensare a un caffè corto/ristretto, in realtà è un “piccolo cappuccino”: al caffè ristretto si aggiunge crema di latte e una spruzzata di cacao in polvere.

Espressino freddo: È una fredda crema densa di caffè, servita in bicchieri di vetro soprattutto in estate. È quello che viene chiamato “crema di caffè”.

Cortado: È un caffè espresso con una piccola quantità di latte caldo.

Caffellatte: Ricorda un cappuccino ma questo di solito viene servito in un bicchiere di vetro ed è generalmente preparato con latte caldo oppure, soprattutto in estate, con latte freddo e talvolta anche caffè freddo.

Caffè al Ginseng: È una bevanda con radice di Panax quinquefolius, il ginseng americano, entrambi liofilizzati, con l’aggiunta di zucchero e crema di latte. Non contiene caffè.

Caffè d’Orzo: Non contiene caffè perché si usa l’orzo essiccato o tostato e poi macinato. È un surrogato ddel caffè senza caffeina.

Caffè Affogato: È un gelato (di solito alla crema) su cui si versa un caffè Espresso appena fatto.

Caffè Nutellino: Si mette la Nutella, poi il caffè e infine ci si spruzza sopra della panna montata.

Caffè Shakerato: Il caffè viene shakerato con ghiaccio e sciroppo di zucchero e poi servito in una coppa Martini.

IL CAFFÈ DECAFFEINATO

Inventato nel 1905 dal tedesco Ludwig Roselius per conto dell’azienda Kaffee-Handels-Aktien-Gesellschaft fu commercializzato qualche anno dopo proprio con il nome di HAG. È un caffè trattato in modo tale da privarlo del suo contenuto di caffeina.
Si tratta di un procedimento chimico, ma c’è anche la varietà Coffea charrieriana che è naturalmente priva di caffeina.

IL CAFFÈ SOSPESO

Questa invece non è una varietà di caffè, ma un’usanza napoletana che mostra la grandezza del popolo partenopeo. In pratica al bar si acquistano due caffè, ma se beve solo uno. L’altro sarà offerto dal barista a una persona bisognosa.

 

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Foto: Nathan Dumlao (Unplash)